Vivere Ecologico

In tempi di crisi non si butta via niente… o sì?

Portafogli vuoti e bidoni pieni. Gli italiani lamentano il fatto di non avere abbastanza soldi ma poi buttano nella spazzatura 560 euro l’anno, il 10% della spesa. Ma come, non siamo in crisi?

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Alessandra Profilio


Alberto Sordi in una scena del celebre film "Un americano a Roma"
Il cibo non si getta via: tutti lo sanno ma tutti lo fanno. E non si buttano via soltanto le briciole ma, addirittura, 560 euro l’anno per famiglia. A svelarlo è la Coldiretti, in collaborazione con Aduc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), in occasione della giornata della Colletta Alimentare.

Il 10% dei soldi spesi dagli italiani per l’acquisto di prodotti alimentari finisce nella spazzatura.

Al primo posto nella classifica dei più spreconi si piazzano i single, sia perché, per via della mancanza di formati adeguati, comprano quantità di cibo maggiori del necessario per una persona sola, sia per il fatto che frequentemente mangiano fuori casa. Ciò rende più facile dimenticare in frigo la confezione di latte aperto, la mozzarella, l’insalata ed altro che finirà nella pattumiera. Oltre agli avanzi della tavola, si gettano via frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Proprio perché di origine organica tali sostanze, che rappresentano un terzo dei rifiuti urbani, potrebbero essere restituite al suolo per migliorare la fertilità dei terreni agricoli e la crescita delle piante, come sottolinea la Coldiretti. Nonostante ciò, la cattiva abitudine di buttare il cibo non sembra destinata sparire. Al contrario, si registra una tendenza all’aumento determinata dagli stili di vita attuali che prevedono pochissimo tempo dedicato alla preparazione dei cibi, alla conservazione ed al recupero degli avanzi a tavola.


Il 10% dei soldi spesi dagli italiani per l’acquisto di prodotti alimentari finisce nella spazzatura

Eppure, sin da piccola mi hanno insegnato che buttare il cibo rappresenta una gravissima offesa nei confronti dei milioni di bambini che in altre parti del mondo muoiono di fame. Questo principio vale tuttora, ma oggi anche qualcos’altro dovrebbe impedirci di liberarci del cibo con tanta facilità. A soffrire la fame non sono più “soltanto” gli abitanti dei paesi sottosviluppati ma, teoricamente, molti italiani, tutti quelli che dichiarano di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Sono tantissimi ad affermare, infatti, che gli stipendi non sono sufficienti e già alla terza settimana inevitabilmente si esauriscono.

Il mondo è in crisi, lo dicono tutti. “Crisi” è la parola più usata ed abusata del momento: è ovunque. In televisione non si parla di altro. Sia che si tratti di banche, di viaggi, di alberghi, di regali di Natale… qualsiasi servizio giornalistico fa riferimento a questa terribile situazione economica.

E se la crisi ci tormenta è giusto che sia un tormentone. Malgrado ciò, le contraddizioni non mancano.


Nonostante la crisi, l'abitudine di buttare gli avanzi è in aumento.

I soldi non bastano e chi lo afferma sostiene che il denaro non è più adeguato a soddisfare i bisogni primari, salute ed alimentazione in testa.

Chi non ha visto le immagini di signore avvilite e preoccupate perché non hanno abbastanza denaro per fare la spesa? E chi non si è commosso dinanzi ai pensionati o ai disoccupati che la tv ha ripreso a caccia di offerte nei supermercati? Siamo venuti a sapere di anziani che all’improvviso si sono trovati costretti a mendicare e padri di famiglia senza lavoro che sono arrivati a rubare per dare da mangiare ai propri figli. Oggi veniamo a sapere che, a fronte di tutto ciò, le famiglie continuano a svuotare piatti mezzi pieni nell’immondizia. Ed io, come direbbe Crozza, “non capisco la relazione”.

4 Dicembre 2008 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
2 lettori hanno commentato questo articolo:
21/5/09 06:08, nbmodena ha scritto:
se volete leggere un interessante opinione riguardo a come affrontare la crisi odierna..entrate nel nostro sito e leggete il post!!

http://www.nbmodena.org/2009/04/22/crisi-come-viverla/

23/2/09 13:05, maxiroma ha scritto:
Ciao la vedo così anche se io penso che un buon 20% di quello che acquisti oggi in un qualsiasi punto vendita sia già spazzatura!e ci fai anche la fatica a portarla a casa|
La parola"crisi"è un pò come una parola chiave,come un ritornello così da farcela ricordare!
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PERCHÉ QUESTA RUBRICA
Come farà il cittadino medio, stressato e oberato dagli impegni quotidiani, ad assumersi anche la responsabilità di salvare il pianeta dal riscaldamento globale? La rubrica “Vivere ecologico” ve lo dirà!
RUBRICA A CURA DI...

Alessandra Profilio

Vai alla pagina personale...

PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Bebè a Costo Zero

Questa guida al consumo critico si addentra nell'affollato mondo dei prodotti per l'infanzia, per scoprire...
Continua...
Il consumo critico

La strategia vincente per una spesa "giusta" e lo stile di vita del consumatore consapevole, selettivo,...
Continua...
Manuale di Autoproduzione delle Sementi

Il manuale è il risultato di un lavoro di 15 anni finalizzato alla ricerca e al recupero di vecchie varietà...
Continua...
La Fatica e l'Ingegno

Le tecniche per la costruzione di buone ruote per i carri si tramandavano di padre in figlio ed erano...
Continua...
Ecologia al gabinetto

Dopo il fallimento dei depuratori per riconsiderare radicalmente il nostro atteggiamento verso lo smaltimento...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità