Legambiente

Sempre più forte la voglia di città pulite

Puliamo il Mondo: 700 mila volontari in oltre 1800 comuni ieri hanno reso l'Italia più vivibile.

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Carcasse di automobili e motorini, materassi abbandonati, elettrodomestici, cartelli stradali e molto altro. Anche quest’anno i volontari che hanno aderito a Puliamo il Mondo di Legambiente hanno trovato rifiuti di ogni genere negli oltre 4.500 luoghi in cui si sono dati da fare per ripulire strade, piazze, parchi e spiagge lungo tutta la Penisola. Una mobilitazione massiccia che ha visto per tre giorni 1800 comuni coinvolti e oltre 700 mila volontari rispondere all'appello lanciato dall’associazione ambientalista a partecipare alla quindicesima edizione italiana di Clean Up The World, la più grande iniziativa di volontariato ambientale del pianeta nata a Sidney, in Australia, nel 1989.

“Oltre a recuperare molti luoghi al degrado Puliamo il Mondo ha avuto il merito di promuovere una nuova attenzione sul territorio – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, presente all’appuntamento romano nel parco dell’Acquedotto Alessandrino -. Le adesioni sono cresciute di anno in anno fino a raggiungere numeri che testimoniano quanto i cittadini si sentano partecipi di questa battaglia per città più pulite e vivibili e quanto sia forte l’esigenza di restituire alla fruibilità di tutti le aree pubbliche degradate. La questione dei rifiuti – aggiunge Cogliati Dezza – è una delle maggiori emergenze ambientali in tutto il pianeta, un problema con cui deve fare seriamente i conti anche l’Italia, che nel complesso è ancora lontana da una gestione sostenibile”.

Tutte le città italiane si sono mobilitate per un fine settimana dedicato non solo alla caccia ai rifiuti abbandonati, al recupero ambientale e alla sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di una corretta gestione della spazzatura ma anche alla creazione di un rapporto di scambio tra cittadinanza e istituzioni.

A Roma, alla pulizia dell'area verde di via dell'Acquedotto Alessandrino - dove oltre a raccogliere i rifiuti i volontari hanno cercato di rendere il parco più fruibile attraverso piccoli interventi di manutenzione - sono intervenuti insieme al presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e al presidente onorario Ermete Realacci, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ambasciatore d’Australia in Italia Amanda Vanstone, insieme alle rappresentanze diplomatiche di vari paesi che aderiscono al progetto internazionale Clean Up the World.

In molti casi Puliamo il Mondo è stata l’occasione per denunciare degrado e abbandono e chiedere più attenzione alle amministrazioni locali nel tutelare gli spazi pubblici, troppo spesso trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto. E’ il caso, ad esempio, dei laghetti della Falchera, alla periferia nord di Torino, dove i circoli Legambiente Metropolitano e Aquilone si sono dati da fare per ripulire una discarica abusiva. Oppure a Cruillas, a Palermo, dove volontari di tutte le età si sono ritrovati in via Salerno per ripulire l’area alle spalle della scuola e lungo il canale Mortillaro e chiedere al comune di avviare i lavori previsti per la realizzazione di un parco.

Ma spesso la collaborazione diretta tra i circoli di Legambiente, le amministrazioni e le aziende che gestiscono i rifiuti è stata il motore dell’iniziativa. A Prato, ad esempio, è stata coinvolta la comunità cinese e un operatore A.S.M. (Ambiente Servizi Mobilità) insieme a un interprete ha dato informazioni sul modo corretto di fare la raccolta differenziata. A Torino è andato in scena un Puliamo il Mondo multietnico, una giornata di pulizia e di festa nel quartiere San Salvario con il coinvolgimento delle comunità di stranieri e delle associazioni presenti sul territorio.

In piazza dei Signori a Padova, invece, come da tradizione è stata riproposta la grande Festa del Recupero con musica, danza e spettacoli per bambini; presso uno stand i volontari hanno ricevuto in omaggio simpatici gadget in cambio dei rifiuti differenziati raccolti nelle vie del centro.


Se volti le spalle al problema stai tornando indietro
Con Puliamo il Mondo quest’anno Legambiente ha voluto accendere i riflettori sul filo rosso che lega la questione della gestione dei rifiuti a quello, caldissimo, dei cambiamenti climatici. Riciclare e riutilizzare significa, infatti, meno rifiuti inviati a discariche e inceneritori, riducendo anche le emissioni di CO2, il gas che più di ogni altro è responsabile dell'effetto serra. Per questo nell’ambito della campagna l’associazione ambientalista ha chiesto ai cittadini di prendere 8 piccoli impegni quotidiani per risparmiare all’atmosfera fino a 200 chili di CO2, differenziando e avviando al riciclo circa 200 chili di spazzatura, pari al 40% dei nostri rifiuti prodotti in un anno.

Piccoli gesti, alla portata di tutti, come il riciclo di un giornale al giorno, della scatola di cartone della pasta, del barattolo della marmellata.

Moltissime le segnalazioni che arrivano in corso d’opera da varie parti d’Italia sull’andamento delle operazioni di pulizia. Nella “Grotta Di Santo” di Martina Franca (TA) grazie agli speleologi di Puliamo il Buio che portano l'iniziativa fin sotto terra, è stato recuperato di tutto: rifiuti piccoli e ingombranti, carcasse di automobili, perfino un fucile. A Porcia (PN) sono stati trovati diluenti, taniche, guaine, un armadio e una lavatrice. A Pereto (AQ) stivali di gomma e palloni bucati. A Quiliano (SV), sull'argine del fiume, i volontari hanno rimosso un passeggino, dei dvd, transenne e bancali di legno. A Castiglione D'Adda (LO) numerosi i rifiuti ingombranti recuperati, tra cui un divano. Un telefono, un box doccia e un parabrezza sono stati portati via da un parco giochi di Pontremoli. Ma questa è solo una piccola parte del bottino di Puliamo il Mondo 2008.

28 Settembre 2008 - Scrivi un commento
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