Legambiente

Francia, tassa sul picnic

"Anche l’Italia dichiari guerra all’usa e getta inquinante e premi, invece, i sistemi ecocompatibili e i prodotti biodegradabili o riutilizzabili”.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google


Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, si schiera apertamente dalla parte della tassa sul picnic, annunciata dal ministro francese dell’Ecologia e dei Trasporti Jean Louis Borloo.

“Tassare i prodotti usa e getta non è altro che l’applicazione più ovvia del principio comunitario ‘chi inquina paga’, alla base di tutte le direttive europee relative all’ambiente - spiega Ciafani -. Secondo gli ultimi dati di Apat la produzione dei rifiuti urbani in Italia è aumentata del 12% circa dal 2000 al 2006. La produzione di beni inquinanti va scoraggiata attraverso un meccanismo di penalizzazione economica, i cui proventi devono essere finalizzati al sostegno del riciclaggio e alla promozione di prodotti innovativi ed ecocompatibili e di iniziative per la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo degli imballaggi, come il vuoto a rendere”.

Non si partirebbe da zero. Basterebbe diffondere su scala nazionale le buone pratiche sulla prevenzione della produzione di rifiuti già avviate da Comuni e società di igiene urbana, come quelle premiate da Legambiente e Federambiente nell’ambito di Comuni Ricicloni 2008.

Si va dalla gestione sostenibile nelle mense scolastiche comunali (con cibi biologici, acqua in brocca e piatti e posate riutilizzabili) nel Comune di Campolongo Maggiore (VE), per esempio, alle ecofeste (manifestazioni di piazza in cui sono rigorosamente assenti stoviglie e posate usa e getta in plastica) promosse dal Comune di Torre Boldone (BG) e dalla Fiemme Servizi in provincia di Trento, che organizzano inoltre campagne di sensibilizzazione per l’uso dei pannolini lavabili, o all’introduzione della vendita del latte fresco in bottiglia di vetro a rendere negli esercizi commerciali come nel Comune di Marcon (VE).

17 Settembre 2008 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
IN VETRINA
A partire da quest'estate, molte località italiane diventano balneabili "per decreto". In altre parole interi tratti di costa vengono dichiarati balneabili, non perché meno inquinati, ma solo perché è cambiata la legge. Legambiente denuncia la questione come un passo indietro in tema di depurazione, che lascia un deficit imbarazzante ad uno dei Paesi più industrializzati al mondo.
SITO UFFICIALE
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Mutamenti Climatici

Quante volte abbiamo ascoltato con una punta di scetticismo chi ci parlava di mutamenti di clima?Eppure negli...
Continua...
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
Ecologia Profonda

In questo libro vengono distinti per chiarezza due tipi di ecologia: una “ecologia di...
Continua...
Terra il Pianeta Prezioso

Inquinamento, deforestazione, mutamenti climatici, animali in via di estinzione... Proteggere la Terra non...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità