Pubblicata Ordinanza su anagrafe canina: “una nuova stagione per gli animali domestici”

Qualche settimana fa il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha firmato l’Ordinanza su anagrafe canina: un provvedimento di fondamentale importanza per contrastare il fenomeno del randagismo e del’abbandono dei cani.

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di Alessandra Profilio


Foto tratta dal sito della LAV
“Tu di che razza sei? Umana o disumana?”: molti di voi durante le ultime settimane avranno notato che le strade del nostro paese sono costellate di manifesti contro l’abbandono degli animali. La campagna di sensibilizzazione, avviata il 9 luglio dal Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (campagna realizzata in collaborazione con il noto fotografo Oliviero Toscani), nonostante la spensieratezza tipica dell’estate è riuscita a colpire e far riflettere i cittadini e le autorità.

L’incisività di questi messaggi, congiunta ai controlli dei NAS in alcuni canili e rifugi sparsi nel territorio italiano, ha condotto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Odinanza firmata dal Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, in materia di anagrafe canina. Scopo dell’Ordinanza è quello di assicurare l’uniforme applicazione sul territorio nazionale della normativa sull’identificazione dei cani e la gestione dell’anagrafe canina. Il provvedimento, in particolare, vieta la vendita dei cuccioli di età inferiore ai due mesi e dei cani che non siano stati identificati e registrati. L’Ordinanza dispone inoltre che i proprietari dei cani provvedano, nel secondo mese di vita degli animali, alla loro identificazione e registrazione mediante l’applicazione di un microchip elettronico. L’identificazione avverrà ad opera dei veterinari pubblici e dei liberi professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe canina. I Comuni poi, cui spetta la responsabilità di identificare e registrare in anagrafe i cani rinvenuti o catturati sul territorio dovranno dotare la propria polizia locale di almeno un dispositivo di lettura di microchip ISO compatibile, strumento fondamentale per la prevenzione del randagismo.

Importantissimo è anche il divieto di vendita ai cuccioli di età inferiore ai due mesi di vita previsto dall’Ordinanza per rispettare il rapporto tra la madre e i suoi piccoli.


foto tratta dal sito del Ministero della Salute

L’Ordinanza su anagrafe canina rappresenta un primo importante atto per la tutela dei cani, come dichiara Ilaria Innocenti del settore Cani e Gatti della LAV: “Apprezziamo l’atto normativo, seppure d’urgenza, voluto dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini. Con questa Ordinanza si è aperta una nuova stagione per gli animali domestici e si è iniziato il percorso per assicurare su tutto il territorio nazionale l'uniforme applicazione della normativa sull'identificazione dei cani”.

La speranza è che tale provvedimento possa rappresentare una potente arma contro il randagismo, fenomeno di dimensioni preoccupanti nel nostro paese e diffuso soprattutto nelle regioni meridionali.

Per contrastare la prima causa di tale fenomeno, ovvero l’abbandono dei cani, la principale raccomandazione è quella di riflettere attentamente prima di adottare o acquistare un cucciolo.

Una scelta impulsiva potrebbe condurre ad un gesto illegale e senza dubbio…disumano.

1 Settembre 2008 - Scrivi un commento
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Un lettore ha commentato questo articolo:
24/6/09 16:05, Bruno MANZINI ha scritto:
Sono molto contento dell'attenzione che il problema sta suscitando nel nostro governo, anche se purtroppo, fino a non molto tempo fa, quando non si erano lamentate ancora vittime e morsicature così ravvicinate sia nel tempo sia a livello territoriale, si pensava che il problema del randagismo fosse cosa che interessava solo qualche anima pia, magari ultrasettantenne, oltre che i randagi. Purtroppo però ritengo, vista la situazione molto grave nel nostro paese, che sia ora che ognuno accetti le proprie responsabilità, a cominciare dei proprietari, ma senza escludere coloro i quali lavorano con gli animali, ad esempio i veterinari e coloro i quali vendono animali o prodotti per animali. Esiste infatti una categoria di proprietari di animali che purtroppo, difficilmente si attiene a quelli che sono i giusti comportamenti di un proprietario di animali; se invece i veterinari e chi vende gli animali collaboreranno nella lotta al randagismo, probabilmente si riuscirà ad aggirare l'ostacolo costituito da questi proprietari di animali, riuscendo a raggiungere percentuali finalmente soddisfacenti di proprietari in regola con l'anagrafe canina e quanto segue. Mi riservo nei prossimi giorni di mandare un articolo ad ulteriore chiarimento di quanto suddetto, nella fattispecie per quanto riguarda la maggior collaborazione di veterinari e di chi vende prodotti per animali; si potrebbe intendere da quanto detto che attualmente tali categorie di persone non collaborano alla soluzione del problema ma non è così. Chiarirò meglio in seguito. Peraltro, sebbene sia vero che la coscienza di un proprietario di animali difficilmente può essere formata attraverso leggi e decreti, d'altro canto la minaccia di sanzioni severe e puntuali può ingenerare nei proprietari poco convinti a collaborare con l'anagrafe canina, una qualche remora, magari tale da spingerli a fare il loro dovere. Pertanto sono anche necessarie delle campagne pubblicitarie mirate, mi riferisco nella fattispecie a quelle pubblicità tipo "Pubblicità Progresso", da trasmettersi sia in televisione che radio, in cui sia ribadita l'utilità dell'anagrafe canina, il modo di accedervi da parte del proprietario, e le sanzioni a cui erano sottoposti tutti coloro che saranno inadempienti. Certamente applicare tali norme in zone del paese dove riesce già difficile applicare le norme ben più importanti nella scala della giurisprudenza, non è cosa facile.

Speriamo comunque che si riescono ad ottenere dei risultati in tempo breve e in maniera risolutiva, dato che la crisi attualmente presente in Sicilia per il randagismo non è certamente l'unica, visto che molte altre regioni hanno problemi analoghi.
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