L'Urlo

Sarà clonato l’eroe dell’undici settembre 2001

Quindici anni, quattro zampe e molti peli. Il suo nome è Trak, e insieme al suo padrone si distinse tra i soccorritori del World Trade Center. Ora sta morendo. Ma niente paura. La BioArts International lo clonerà. In questo modo, “qualcosa di lui continuerà a vivere”. Tra mille dubbi e qualche certezza.

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di Daniel Tarozzi


Il cane è il migliore amico dell’uomo. Così si dice da sempre. Si usa un termine umano, “amico” per descrivere un essere che umano non è. Ma tant’è. Nella nostra visione antropocentrica, il modo migliore di complimentarci con qualcun altro è assimilarlo a noi, e quindi così sia.

Dunque, da molti secoli e in molte culture, il cane viene considerato un amico, un qualcuno di vicino a noi, che ci ama e che amiamo. Un qualcuno a cui “manca solo la parola”.

Normale quindi che il nostro desiderio di immortalità e il nostro orrore verso la perdita generata dalla morte si estenda anche verso i simpatici quadrupedi.

Deve essere questo il motivo che ha spinto un paio di mesi fa la BioArts International a lanciare il concorso “Best Friends Again” (di nuovo migliori amici). Di cosa si tratta? Semplice: è stata data la possibilità, a chi lo desiderasse, di partecipare ad un’asta online che permetterà al vincitore di clonare il proprio cane, che potrà così restare migliore amico anche dopo la morte. Again. Di nuovo.

Il 1 luglio tutti i principali giornali italiani, con grande clamore e nessun commento, hanno riportato gli esiti dell’asta. Sarà Trakr, il cane eroe dell’11 settembre statunitense, ad essere clonato. “Siamo stati subissati da richieste per partecipare al nostro progetto - ha spiegato Lou Hawthorne, Ceo di BioArts - abbiamo scelto Trakr, che ha dato prova delle sue capacità nel momento più buio per la nostra Nazione. Clonarlo per noi è un grande onore”.

Trakr è un pastore tedesco di 15 anni, che ha svolto per anni “servizio” per la polizia. Vive a Los Angeles con il padrone, James Symington. Subito dopo l' attacco alle Torri Gemelle del World Trade Center, uomo e cane furono tra i primi soccorritori ad arrivare sul posto. Nei giorni successivi all’attacco Trakr riuscì a localizzare e salvare diversi superstiti nelle condizioni più disperate. “Traks significa tutto per me”, ha affermato Symington: “Quando ho appreso della sua malattia è stato un duro colpo. Aver saputo che una parte di lui continuerà a vivere dopo la clonazione è il più bel dono che abbia mai ricevuto”.

Già perché il nostro eroe sarebbe gravemente debilitato da una malattia neurologica, che gli ha causato la perdita della mobilità negli arti posteriori. Secondo alcuni tale malattia sarebbe da ricondurre alle esalazioni tossiche respirate a Ground Zero, mentre cercava i superstiti fra le macerie.


Trackr e il suo padrone
Secondo Panorama “il clone dell'eroe a quattro zampe potrebbe essere a casa del suo padrone - nelle intenzioni dell'azienda - entro la fine dell'anno. E, se sarà all'altezza di Trackr come dovrebbe essere, avrà una carriera assicurata in Polizia”.

Tutto è bene quel che finisce bene, quindi. Una parte di Trackr continuerà a vivere. Ma quale parte?

Non possiamo fare a meno di farci qualche domanda. Ad esempio, se Symington ama tanto il suo cane, come mai lo sta già rimpiazzando prima ancora che egli (o esso?) lasci questo mondo? Non sarà un po’ surreale l’incontro natalizio tra i due cloni, quello morente e quello appena nato?

Perché troviamo inconcepibile clonare un altro essere umano, ma troviamo accettabile farlo con “il nostro migliore amico”?

Non sono entrambi, uomini e cani, il frutto delle esperienze quotidiane oltre che della genetica? Ogni essere vivente non è reso speciale dal suo essere unico e irripetibile?

L’elemento su cui vorremmo qui concentrarci è la distinzione tra umano e animale. Ancora una volta quel che è considerato inconcepibile per il primo (che poi è pur sempre un animale) viene accettato per il secondo.

Ma qui va fatta una scelta di senso. O consideriamo i cani e gli altri animali qualcosa di inanimato, oggetti mobili, utili a servire le nostre esigenze, rimpiazzabili, riutilizzabili o li consideriamo come esseri viventi portatori di diritti e dignità.


Trackr e il suo padrone
Nel primo caso, smettiamola di chiamarli amici, nel secondo poniamoci qualche domanda in più prima di affermare che un clone possa essere “di nuovo il nostro migliore amico”.

D’altronde, anche secondo il principale responsabile dell’Advanced Cell Technology, una società di biotecnologie del Massachussets, “si sbagliano di grosso coloro che credono di poter riavere indietro il proprio amico. Il carattere di un cane clonato, infatti, rischia di essere del tutto diverso, proprio come si fosse adottato un altro animale”.

Chi scrive convive con una splendida “cana” da circa dodici anni e gli è legato incredibilmente. Il solo pensiero della sua scomparsa mi appare inconcepibile. Ma ancora più tremenda mi sembra l’idea di poterla un giorno sostituire con una specie di sosia, di patetica e triste imitazione. Un essere che non potrà mai essere all’altezza dell’originale e che, se svilupperà una personalità propria, sarà visto come un errore. Un problema.

Un’ultima riflessione. Gli scienziati che cloneranno Trackr lo “garantiscono” per un anno. Il mio frigorifero è garantito per due anni.

16 Luglio 2008 - Scrivi un commento
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Un lettore ha commentato questo articolo:
25/9/09 13:16, virgilio ha scritto:
Staccarsi dal proprio animale che ci lascia..,e difficile ma non sono daccordo di voler trovare a tutti i costi un qualche "sostituto"del nostro animale,in fondo, la cosa se si puo definire bella, è che nulla potra' mai essere come prima,e quello che rimane è storia,una bellissima storia irripetibile dei momenti vissuti, ciao.
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