L’effetto serra preoccupa gli italiani

Più di 8 su 10 disposti a cambiare abitudini per combatterlo. Questo secondo i risultati della IV Edizione dell’indagine AXA Retirement Scope “Nuove Dinamiche”.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google


Immagine tratta da www.pd.astro.it
Un timore diffuso

Il cambiamento climatico impensierisce gli italiani: 4 su 10 - sia lavoratori che pensionati - si dichiarano infatti “molto preoccupati”, mentre se si considerano anche gli “abbastanza preoccupati“ i lavoratori in apprensione risultano il 76% e i pensionati il 70%. Gli statunitensi sono i meno preoccupati (53% dei lavoratori e 49% dei pensionati), mentre ad essere più in ansia sono i portoghesi (89% e 79%).

Per il 42% dei lavoratori e il 39% dei pensionati italiani il riscaldamento climatico porterà siccità e carenza d’acqua. Nella classifica dei rischi più temuti, al secondo posto troviamo invece “situazioni meteorologiche drammatiche”.

Un impegno personale


Tabella 1
Gli italiani si dimostrano tra i più motivati nel combattere l’effetto serra. In particolare, con un 78% di risposte affermative, i lavoratori del Belpaese sono al primo posto assieme agli australiani tra chi è disponibile a pagare qualche cosa di più per soluzioni e prodotti ecologici; un impegno condiviso anche dal 62% dei pensionati italiani. Chi è meno disposto a pagare qualcosa in più per l’ambiente sono i marocchini (37% dei lavoratori e 38% dei pensionati), preceduti dai francesi (65% e 54%) e dagli statunitensi (66% e 58%).


Tabella 2
L’85% dei lavoratori italiani, così come il 71% dei pensionati, è anche pronto a modificare le proprie abitudini per salvaguardare l’ambiente. Anche in questo caso i meno propensi a modificare il loro stile di vita sono marocchini (59% dei lavoratori e 60% dei pensionati) e statunitensi (79% e 70% rispettivamente). L’America settentrionale si riscatta con il Canada, in cui il 94% dei lavoratori e l’86% dei pensionati dichiara di essere ben disposto a cambiare le proprie abitudini.


Tabella 3
Il 62% dei lavoratori e il 45% dei pensionati ritiene quindi di poter fare qualcosa individualmente contro i rischi legati ai cambiamenti climatici. Tuttavia, nonostante siano pronti a sacrificarsi personalmente, gli italiani non sono i più propensi a sostenere l’importanza delle azioni individuali. Al primo posto nella classifica dei più convinti sul valore dell’impegno individuale troviamo i giapponesi (81% di risposte positive dei lavoratori e 66% dei pensionati), seguiti dagli australiani (76% e 63% rispettivamente) e dai canadesi (75% e 68%). All’ultimo posto i lavoratori e i pensionati marocchini (33% e 37% rispettivamente).


Tabella 4
Una responsabilità condivisa

L’indagine chiedeva inoltre a chi dovesse essere attribuito il cambiamento climatico. Per l’88% dei lavoratori italiani, così come l’87% dei pensionati, la responsabilità ricade sulle industrie, mentre per il 78% dei lavoratori e il 77% dei pensionati va fatta risalire alle scelte dello Stato e delle autorità. Per il 74% dei lavoratori e il 72% dei pensionati, infine, le responsabilità sono legate anche ai comportamenti individuali.

Se invece si chiede quali siano le colpe del proprio Paese, il 52% dei lavoratori italiani, così come il 46% dei pensionati, ritiene che l’Italia abbia una responsabilità pari alle altre nazioni in merito ai problemi del cambiamento climatico, e addirittura l’8% dei lavoratori e dei pensionati è convinto che le colpe italiane siano maggiori rispetto a quelle di altre nazioni.

Nel confronto internazionale emerge anche la consapevolezza degli statunitensi, con il 45% di lavoratori e il 39% di pensionati convinti che le responsabilità degli Usa sul riscaldamento climatico sono maggiori rispetto a quelle degli altri Paesi.

La ricerca

Dal 2004 AXA conduce AXA Retirement Scope: un’indagine su scala mondiale per comprendere gli atteggiamenti nei confronti della pensione sia da parte dei pensionati che dei lavoratori. Nell’ambito di questa ricerca per la prima volta quest’anno si è indagato il sentire dei lavoratori e dei pensionati mondiali rispetto al cambiamento climatico. Nelle quattro edizioni dell’indagine sono state intervistate oltre 43.000 persone di 26 paesi del mondo industrializzato. In Italia la ricerca è stata condotta da GfK Eurisko.

26 Giugno 2008 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
La Prossima era Glaciale

65 milioni di anni fa, i dinosauri vennero spazzati via dalla faccia della terra da qualcosa di terrificante...
Continua...
Il Mondo Secondo Monsanto

Monsanto è leader mondiale nella produzione degli organismi geneticamete modificati (ogm) ed è una delle...
Continua...
Vivere i Cambiamenti Climatici

I cambiamenti climatici in atto su tutto il pianeta rimarranno ancora a lungo. da dove vengono? qual è la...
Continua...
Breve Storia Del Clima

In che modo il riscaldamento globale potrebbe influenzare la nostra vita? è questa la causa dell'alternarsi...
Continua...
Notizie da un Pianeta Rovente

L'effetto serra è un conto aperto che l'umanità ha col proprio futuro. ne vediamo le conseguenze nei forti...
Continua...
Manuale di Sopravvivenza alla Fine del Petrolio

Un'approfondita riflessione e un manuale ricco di suggerimenti e proposte concrete per modificare il nostro...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
E se succedesse alla tua casa?
Altri video su TERRANAUTA TV...
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità