Raccolta differenziata, a Roma il sistema "Carretta caretta"

Sono numerose le lamentele dei residenti e dei commercianti del centro storico di Roma per i disservizi legati alla raccolta differenziata. Secondo Metro del 24 maggio scorso, il sistema adottato dall'AMA potrebbe essere un plagio del sistema "Carretta caretta", un metodo brevettato che sarebbe stato male applicato nella capitale. A sostenerlo è proprio l'inventore.

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di Salvina Elisa Cutuli

ama roma
Nonostante i residenti e i commercianti del centro di Roma si siano mostrati ben predisposti al sistema di raccolta differenziata, i risultati ottenuti non sono stati quelli attesi
Nonostante i residenti e i commercianti del centro di Roma si siano mostrati ben predisposti al sistema di raccolta differenziata, i risultati ottenuti non sono stati quelli attesi. È questa la notizia che si legge sul quotidiano Metro del 24 maggio scorso, relativa al plagio di un brevetto di raccolta e differenziazione dei rifiuti di Paolo Garelli da parte dell' AMA/Comune di Roma. Naturalmente l'azienda romana ha subito smentito di essersi appropriata del progetto, ma sicuramente non può smentire gli incontri che avrebbe avuto con lo stesso Paolo Garelli documentati da prove scritte, come sostiene quest'ultimo.

I disagi riscontrati nel centro storico sono dovuti ad una mala applicazione del sistema - e senza nessun permesso - da parte dell'AMA, sostiene Garelli. Come riporta Metro i problemi maggiori riguardano le disfunzioni del passaggio dei camion: “dobbiamo utilizzare un magazzino refrigerato per riporre i rifiuti quando gli addetti non passano - lamenta un commerciante del centro - accumuliamo fino a 3.000 bottiglie prima che vengano quelli della raccolta vetro”.

“Però quando è il momento di fare le multe per i sacchi messi fuori, gli addetti ci sono sempre”, ha affermato un ristoratore della zona. L'AMA raccoglie con il "porta a porta" la frazione problematica (l'organico) e anche il residuo secco, costringendo esercenti e abitanti a lasciare tutto all'interno dei piccoli spazi in comune. Lasciarli fuori direttamente come un classico porta a porta non è proponibile per la quantità di mastelli che stazionerebbero la sera davanti a ristoranti alberghi bar e in mezzo ai cittadini e turisti.

Il progetto ideato da Paolo Garelli dal titolo “Carretta caretta”, si propone come obiettivo la risoluzione del problema della raccolta e della differenziazione dei rifiuti, escludendo la presenza dei cassonetti.

Il progetto prevede mezzi definiti “cassonetti mobili” che in giorni e orari prestabiliti vengono posizionati negli spazi a loro dedicati in diverse zone della città per permettere ai cittadini di disfarsi dei rifiuti prodotti.

In ogni carretta si raccoglie un rifiuto particolare secondo un programma di raccolta differenziata già predefinito. La carretta è munita di un rilevatore di peso e di sistemi di riconoscimento di sacchetto e/o del cittadino. Dopo questa operazione il cittadino può gettare i propri rifiuti dentro la carretta.

Gli operatori “Carretta caretta”, nel frattempo, avranno compiti “sociali” che spazieranno dall’educazione al riciclaggio e alla fornitura di sacchetti, dalla comunicazione con i cittadini alla distribuzione di materiale informativo. Durante l’orario di sosta del mezzo, gli operatori ecologici si dedicheranno soprattutto alla pulizia della zona limitrofa, poi riprenderanno la guida fino alla postazione successiva. Con molta semplicità i cittadini potranno raccogliere e differenziare quasi il 100% dei rifiuti solidi urbani, secondo le direttive europee.

La possibilità di monitorare i singoli cittadini permette pure una riduzione dei costi del servizio, molto più accessibili rispetto a quelli dei sistemi attuali, e quindi una riduzione della spesa e della Tarsu, oltre ad un netto miglioramento dell'inquinamento visivo e olfattivo. Si evitano, infatti, per strada cassonetti e sacchetti dagli odori non molto gradevoli.

stromboli
I vantaggi, dunque, sono molteplici e notevoli anche e soprattutto a livello ambientale
I vantaggi, dunque, sono molteplici e notevoli anche e soprattutto a livello ambientale, ma, come già accennato, poiché il progetto non sarebbe stato bene applicato dall'AMA, i disservizi sono stati numerosi. Infatti:

- le aree per il posteggio delle carrette non sono state delimitate, né indicate, né tanto meno protette per evitare che qualcuno vi parcheggi, con ingombri alla circolazione come denunciato da più residenti;

- gli orari, non avendo calcolato il tempo degli spostamenti dei mezzi (più o meno 10/15 minuti), hanno creato disagi e ridotto la credibilità dell'AMA agli occhi dei cittadini, che spesso non hanno trovato il mezzo puntuale come indicato;

- gli orari non sono stati concordati o discussi prima di partire, con i disservizi lamentati su tutti i giornali dagli esercizi commerciali.

- l'operatore si è trovato costretto a raccogliere da terra i sacchi abbandonati nel punto di sosta (non delimitato sul posto: spesso i gettacarte in ghisa divengono bersagli dei conferimenti scorretti);

- uno dei vantaggi del "Carretta caretta" che AMA non ha saputo sfruttare, non avendo più interpellato l'ideatore del metodo, è la possibilità di conferire ogni giorno l'organico: basta dividere la vasca del mezzo satellite, o montare un carrellato dietro il mezzo; così è possibile raccogliere la frazione umida giornalmente evitando i disagi tipici dei centri storici. Anche per le grandi utenze.

Il “vero progetto” applicato a Stromboli a fine 2009 è stato invece un grande successo e ha registrato il pieno favore da parte della popolazione. Adesso “Carretta caretta” è stato accolto dalla International Solid Waste Association, con sede a Copenhagen ed è stato presentato per la prima volta ad Amburgo. La ISWA ha membri in tutto il mondo ed è l’unica associazione che promuove la gestione dei rifiuti sostenibile servendosi di professionisti del settore.

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21 Giugno 2010 - Scrivi un commento
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