Finanziaria, tagli del 50% ai Parchi Nazionali

Un caffè all'anno per ogni cittadino, ecco quanto spende lo Stato italiano per i Parchi Naturali. Nonostante ciò, la finanziaria del governo prevede pesanti tagli ai finanziamenti delle aree protette. Contro questi tagli il "Popolo dei Parchi" lancia un appello.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Associazioni


La finanziaria colpirà anche le aree protette nonostante lo Stato spenda ad oggi per i Parchi Nazionali l'esatto equivalente di un caffè all'anno per ciascun italiano
La finanziaria colpirà anche le aree protette nonostante lo Stato spenda ad oggi per i Parchi Nazionali l'esatto equivalente di un caffè all'anno per ciascun italiano.

Per parchi nazionali e riserve statali, è previsto infatti un taglio del 50% degli stanziamenti per il 2011. Un grave colpo anche alla Strategia Nazionale per la Biodiversità!

Il Popolo dei Parchi non rimane indifferente davanti alla crisi economica e ai sacrifici necessari a superarla, ma la medicina, il rimedio, non deve essere uguale per tutti altrimenti il rischio è quello di sterminare le aree protette, che pur essendo in forte sofferenza, riescono ancora a garantire un efficace presidio a tutela della natura sul territorio!

Secondo le associazioni firmatarie, sia ambientaliste che di rappresentanza del mondo delle aree protette, i già limitatissimi finanziamenti per i parchi non possono essere ulteriormente ridotti, pena la morte certa di un paziente in molti casi agonizzante.

Le aree marine protette sono senza certezza di finanziamento da molti anni, e ad oggi sembrano essere scomparsi i fondi destinati, mentre i parchi nazionali hanno uno stanziamento di bilancio estremamente esiguo.

Immaginiamo che, come già avvenuto per i beni culturali, il taglio sia avvenuto all’insaputa del Ministro. L’auspicio è che si tratti di un errore materiale, che il Ministro Prestigiacomo provvederà a recuperare, ma anche in questo caso resta l’ulteriore taglio del 10% lineare su tutte le spese, previsto per tutti i Ministeri, senza alcuna valutazione degli effetti e senza alcun sforzo di operare su realtà diverse con metro specifico (tutti uguali, i grandi e i piccoli, realtà molto diversificate).

Dal punto di vista finanziario i Parchi sono già allo stremo e il taglio del 10%, che si somma agli analoghi ripetutamente fatti negli scorsi anni, porta gli Enti Parco sotto il livello della sopravvivenza e soprattutto colpisce anche gli Enti che negli anni hanno adottato misure di risparmio. L’eventuale taglio del 50% poi non consentirebbe neanche di ottemperare agli obblighi contrattuali in essere con il personale, per le sedi, per la sorveglianza, per la gestione dei mezzi. Insomma tutte le realtà economiche che ruotano intorno alle aree protette, le cooperative per l’educazione ambientale, per il turismo, per tutti gli altri servizi connessi alla conservazione della natura, nonché i posti di lavoro presso gli enti, subirebbero un gravissimo collasso. Pensiamo ad esempio alle decine di Parchi Naturali Regionali già ora con personale di sorveglianza insufficiente o addirittura completamente assente e ai riflessi sulle funzioni di tutela che il blocco delle assunzioni comporterebbe.

biodiversità parchi nazionali
In questi quasi 20 anni dall’entrata in vigore della legge 394/91 i parchi sono stati forti attrattori di risorse comunitarie e anche private
Ma quello che appare più grave è che mentre da una parte si sbandiera la necessità di far meglio funzionare l’Amministrazione pubblica, dall’altra si colpisce indifferenziatamente, proibendo la realizzazione di attività strategiche per la promozione del territorio. Non si capisce, infatti, come i parchi possano aiutare territori depressi o marginali a trovare una strada autonoma per lo sviluppo sostenibile, se non si possono organizzare iniziative, convegni, fare pubblicazioni o incontrare la gente nei paesi fuori dall’orario di ufficio.

Noi crediamo, invece, nel ruolo propulsivo delle aree protette, della gente dei parchi, crediamo anche che nella pubblica amministrazione ci sia tantissima gente che lavora ed opera per il bene comune, per uno stipendio che spesso non è in grado di garantire la stessa sopravvivenza di una famiglia. In questi quasi 20 anni dall’entrata in vigore della legge 394/91 i parchi sono stati forti attrattori di risorse comunitarie e anche private verso territori dimenticati, e sono, guarda caso, tra le poche realtà italiane dove il countdown 2010 per l'arresto della perdita di biodiversità non è fallito.

Le richieste delle associazioni:

- Chiediamo che il taglio del 50% non vada a interessare i parchi e le altre aree protette altrimenti non ci saranno nemmeno i fondi per pagare gli stipendi e le attività di conservazione delle specie e degli habitat, e che venga data soprattutto alle Aree Marine, maggiore certezza rispetto ai trasferimenti

- Chiediamo con forza che i limiti imposti alle pubbliche amministrazioni, i tagli generalizzati ai Ministeri, le riduzioni dei personale, non si applichino agli Enti Parco, che già hanno contribuito negli anni con pesantissimi tagli, o che almeno si applichino solo alle risorse finanziarie trasferite dallo Stato, altrimenti verrebbe meno qualunque stimolo anche all’autofinanziamento di questi piccoli enti che gestiscono i gioielli naturali del Paese.

- Chiediamo che nell’Anno internazionale della biodiversità, ogni attività scientifica per la tutela di fauna, flora e habitat resti esclusa dal “blocco” degli studi e delle consulenze, poiché non è possibile attivare alcuna ricerca scientifica seria senza uno studio, né attivare partnership internazionali di spessore senza missioni all’estero, oppure limitare ogni attività formativa all’esclusiva della Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione. Non solo, ma è fondamentale che siano assegnate ai Parchi risorse mirate a indagini e monitoraggio della biodiversità, per evitare che la Strategia Nazionale rimanga senza attuazione

Del resto notiamo la differenza tra un Paese europeo e l’altro. Mentre la “ricca” Germania taglia le spese militari per far fronte alla crisi, la “non ricca” Italia taglia i soldi ai Parchi…

HANNO ADERITO: WWF, Legambiente, Unione per i parchi e la natura d’Italia, Marevivo, CTS, Aidap associazine italiana direttori e funzionari aree protette, 394 associazione nazionale dipendenti aree protette, AIGAP associazione italiana guardaparco, Istituto Pangea onlus, LIPU, Italia Nostra, FAI

11 Giugno 2010 - Scrivi un commento

Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Un lettore ha commentato questo articolo:
9/7/10 03:47, Piero Iannelli ha scritto:
SAMMURI?..Che, Vista l´oggettiva difficoltà di riconoscimento del Felis silvestris silvestris dal conspecifico gatto domestico.. si impegnava in indagiini GENETICHE?

Ma cari signori, se solo il parco di veio ha in bilancio 64 milioni di euro.. Quanti caffè servono se i parchi sono circa mille?

Dire che i “PARCHI” sono enti inutili credo sia riduttivo.

21 PARCHI nazionali
128 PARCHI regionali
145 RISERVE naturali statali
20 AREE marine protette
370 RISERVE naturali regionali
137 ALTRE aree naturali protette

I parchi rappresentano una “calamità” per le popolazioni su cui si abbattono..

Non tanto per l’istituzione in sè ma per gli uomini, quasi esclusivamente della verde-sinistra che vi si allignano.

Una tragedia, di cui potrei scrivere più di un libro, uno sperpero di soldi pubblici che dichiarare ridicolo sarebbe un eufemismo.

Sedi ristrutturate a milioni di euro, si leggono nei bilanci.. Ma facciamo qualche piccolo esempio per comprendere.:

50′ooo euro ci costa monitorare un “singolo” nido di falco pellegrino, 23′ooo un singolo sito internet, al parco dei Castelli Romani.

IL PARCO EDUCA E PRODUCE! Questo progetto ha bisogno di sei zeri.

Luigi Camilloni è stato molto chiaro al riguardo: “.. molti cittadini si vedono non autorizzare dai Parchi non solo le ricostruzioni di immobili fatiscenti, gia’ in possesso di regolare concessione edilizia in sanatoria, ma addirittura anche le ricostruzioni edilizie..” ..Una situazione a dir poco vergognosa, quella della mancata approvazione dei piani d’assetto, che la Regione Lazio farebbe bene ad intervenire e a sostituirsi visto l’immobilismo degli enti Parchi che dura da oltre 10 anni”.

Questo è il giochino del tutto vietato, ma tutto “autorizzabile”, una legge “ELASTICA” ma il “GIOCHINO” si è rotto, non se ne può più di questi “parchi”.

Ecco cosa DEVO leggere sul sito del parco di Veio dove si fanno le domande e si rispondono da soli!
-SEMBRA UNA BARZELLETTA MA DI QUESTO CHE SI TRATTA!
-DOMANDE FREQUENTI:
Stesse domande e risposte che si trovano IDENTICHE anche sul sito del Parco dei Castelli romani (7). “Perché spesso gli abitanti non sono contenti di vivere in un parco?
“Si tratta quasi sempre di una posizione di coloro che sono contro i parchi per ragioni IDEOLOGICHE o economiche. I parchi sono portatori di un diverso modello economico, questo significa che coloro che prima guadagnavano con l’industria o con le costruzioni – per esempio – spesso non vedono di buon occhio la loro istituzione, e fanno pesare il loro punto di vista. Al contrario CHI VUOLE DIFENDERE LA NATURA e il paesaggio E’ FAVOREVOLE ai PARCHI, ma NON AVENDO, in genere, UN RUOLO IMPRENDITORIALE nella società, HA più DIFFICOLTA’ a RENDERE VISIBILE socialmente il IL PROPRIO CONSENSO.
In Italia, i parchi che nel tempo hanno consolidato il loro ruolo, hanno “CONVINTO” le popolazioni locali della positività della loro presenza.
Hanno prodotto IMPORTANTI RITORNI DI IMMAGINE CHE HANNO INCISO SULL’ARTIGIANATO e sul turismo, CREANDO OCCUPAZIONE e benefici economici. “.
/—————-/

Se posso permettermi di commentare tali asserzioni, sono dell’avviso che se gli abitanti non sono contenti non credo sia una ragione ideologica magari è una questione economica vista la diffusa richiesta di “MAZZETTE” ANCHE PER RESPIRARE.

Siamo perfettamente d’accordo sul fatto che i parchi sono portatori di un diverso modello economico infatti per quanto mi sforzo non mi spiego le vostre al parco di Veio :

- -”AQUISIZIONI DI AREE “NON” INDIVIDUATE = 310MILA EURO”

- -HAPPENING DOMENICALI DA CINQUECENTOSEDICIMILACINQUECENTO EURO.

- -5 MILIONI sempe di euro al PARCO DI VEIO PER IL CICLOFUORISTRADA!

E non siamo d’accordo sulla difficoltà di rendere visibile socialmente il proprio consenso per chi vuol difendere la natura. Ci sono milioni di pagine web a tal proposito e non riesco a trovarne una che sia di diverso avviso.

Il problema vero non è tutelare la natura e il patrimonio artistico!

MA COME TUTELARE LA POPOLAZIONE DA VOI!
E del fatto che la popolazione residente nel parco sia “CONVINTA” ho seri dubbi a meno che un maneggio non sia sponsorizzato dal vostro sito, a cui vorreste dedicare SIMPATICHE piste equestri! Come a VEIO dove si parla di APPENA 64 MILIONI DI EURO!

Parlate di sviluppo e occupazione nei parchi?

Occupazione? Per i tanti “CONSULENTI” strapagati per il “NULLA COSMICO”!

Questo è un commento, non posso dilungarmi, ma per i più curiosi consiglio questo mio art. che parla del parco del Circeo:
http://www.wikio.it/article/fulminante-leucemia-agonia-parco-circeo-184508950

Uno dei tanti parchi.. sono oltre mille i parchi..

PRESTIGIACOMO aveva iniziato bene parlando di “POLTRONIFICI”

Ma sicuramente è stata costretta a più miti consigli per il suo Polo petrolchimico “FINCOE” meglio noto come “FABBRICA DI MALATTIE”.

Ecco allora le sue dichiarazioni sul WWF: “ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTICA PER ECCELLENZA”.
Comprenderete leggendo questo:

http://www.wikio.it/article/prestigiacomo-socio-onorario-wwf–giornata-mondiale-parla-190576636

Questo invece è il WWF:
http://www.wikio.it/article/bhopal-strage-beffa-wwf-parla-194245130

Questa dei parchi è cari signori una “DISGRAZIA” di proporzioni incomprensibili se non considerate a cosa si “MIRA”.

LA TRUFFA DEL SECOLO!.. la CO2 .. costruita sulla bugia del riscaldamento globale.

Federparchi ed i parchi rappresentano per Legambiente e per i suoi dirigenti la più grande fonte di guadagno( anche personale) dei prossimi decenni. Centinaia di milioni di euro.

La parola magica è Carbon Credit.

I certificati di credito di emissione di CO2 un patrimonio enorme che i parchi possono vendere dopo averli acquisiti come conseguenza della piantumazione di alberi.

Personaggi ed interpreti di questo grande affare:

- La CIR di Carlo De Benedetti insieme a Tubini a fondato “Giga” una società che acquista e vende Carbon Credit Internazionali . ( già acquistati per 60 milioni di euro da varie nazioni)

- Legambiente è propietaria del 10% delle azioni di Sorgenia (Presidente onorario di legambiente Ermete Realacci , Alcuni membri della segreteria nazionale .Duccio Bianchi, Edoardo Zanchini, Nunzio Cirino Groggia, Andrea Poggi

- Legambiente e Sorgenia insieme a tutte le industrie del settore energetico alternativo( e non) sono riunite in una “non profit” che si chiama Kyoto Club. (presidente Massimo Orlandi – Vicepresidente Ermete Realacci, Direttore Kyoto club service Mario Gamberale )

- Ermete Realacci e Duccio Bianchi posseggono il 25% della società s.r.l. Ambiente Italia Ricerche e servizi in Campo Energetico. (CCIAA Milano –REA 145656)

- Legambiente , Legambiente Lombardia, Kyoto Club e Ambiente Italia sono comproprietari della società s,.r .l. Azzero CO2 (CCIAA Roma REA 1137033) specializzata in compravendita di Carbon Credit.( Amministratore delegato Mario Gamberale Vicepresidente Antonio Ferro, consiglieri Duccio bianchi; Andrea Poggio, Edoardo Zanchini,)

- Kyoto club e Federparchi fondano la onlus Parchi per Kyoto con il supporto tecnico di Azzero Co2. (Presidente Matteo Fusilli, Vice Presidente Massimo Orlandi, Consigliere Mario Gamberale, direttore comunicazione Antonio ferro)

L’attenta lettura di quanto esposto porta a tre considerazioni:

1″.Il controllo di Federparchi garantisce la prosecuzione e la gestione negli anni di progetti di piantumazione in tutti i parchi e le aree protette Italiane.

2″.Ermete Realacci, Ministro ombra del PD , Componente della Commissione Parlamentare Ambiente , Presidente Onorario di Legambiente, Presidente di Symbola, Vicepresidente di Kyoto Club, comproprietario di ambiente Italia e Azzero Co2 è titolare di un enorme e vergognoso conflitto di interessi.

3″. Legambiente non può più definirsi una associazione ambientalista.

Ecco il “DISEGNO”.. il fine di questa paventata “TUTELA”.
SI CHIAMA TRUFFA! Qui potrete comprendere:

http://www.wikio.it/article/cambiamenti-climatici-effetto-serra-bufala-internazionali-199322511#news199322511

Vedo GIAMPIERO SAMMURI che si lamenta dei “tagli” si preoccupa forse dei suoi “gatti” studiati per VENTI ANNI?

Si.. cari signori i … gatti.. felix.

Giampiero Sammuri, presidente della Federparchi toscana, nonché responsabile del parco regionale della Maremma, protesta aspramente contro la Prestigiacomo.

Ora non protesta più.. anzi vedo un bel “RAPPORTO”..

E io scopro che nel suo parco, alla fine degli anni Ottanta, dopo aver liberato due gatti selvatici… parte uno studio! :
E che studio!
VI PREGO DI PRESTARE MASSIMA ATTENZIONE ! Leggo:
“Muniti di trasmittente e monitorati mediante radiotelemetria fino al 1999. Successivamente al 1999 sono state effettuate diverse osservazioni dirette dai guardaparco, mentre nel 2006 è stato avviato un monitoraggio ad hoc, Vista l´oggettiva difficoltà di riconoscimento del Felis silvestris silvestris dal conspecifico gatto domestico – dice Andrea Sforzi, consulente scientiFICO – a causa della sovrapposizione sia morfologica che dimensionale della maggior parte degli indici di presenza indiretti (orme, depositi fecali, ecc.) e della estrema similitudine del mantello,
( Come gli altri mici del mondo! Di questa terra! Aggiungerei IO! )

… l´unico metodo capace di garantire un efficace monitoraggio del “FELIDE” è rappresentato dal TRAPPOLAMENTO MECCANICO.

Dall´autunno 2006 all´estate 2007 sono state così disposte 18 trappole in tre aree campione, lungo una line-trap di lunghezza variabile tra quattro e sei chilometri. Uno studio su trecento notti.

Con questo metodo sono stati catturati quattro gatti selvatici: tre maschi ed una femmina. Tutti gli esemplari sono stati sedati, manipolati (screening biologico, morfologico e sanitario, prelievo di campioni ematici per le indagini genetiche, innesto di microchip di riconoscimento individuale) e rilasciati nell´area di cattura.

«Questo complesso studio – conclude il presidente Giampiero Sammuri :
Ha confermato la piena riuscita del progetto a quasi vent´anni dal suo avvio e lascia ben sperare per il futuro della popolazione di gatto selvatico nel Parco regionale della Maremma».

Questa cosa è geniale!

ITALICA PROVA DI CREATIVITA’!

Bastano due gatti, (Felis silvestris silvestris! PERO’!

Comunque non distinguibili da un gatto comune..
e si parte con “TELEMETRIA”, 18 TRAPPOLAMENTI MECCANICI,

INDAGINI GENETICHE..

MICROCHIP, TRECENTO NOTTI,

“CONSULENTE SCiENTiFICO”,
………………………………………”SCREENING”…………………………………………

E io mi chiedo vogliamo o non vogliamo DARE IL GIUSTO RISALTO A QUESTI STUDI?
TUTTI LO DEVONO SAPERE E APPREZZARE!

CARI C O N T R I B U E N T I !

VI ANNUNCIO SOLENNEMENTE CHE GIAMPIERO SAMMURI (Presidente della FEDERPARCHI, Presidente del Parco della Maremma nonché professore a contratto a Siena per la Laurea Specialistica in Gestione e Conservazione del Patrimonio Naturale) :

DA SOLI DUE GATTI LIBERATI OLTRE 20 ANNI FA ORA ne abbiamo almeno – ( 4! ) –
Di cui una sola femmina ma che se la spassa!
INFATTI anche i Guardiaparco la “MANIPOLANO”!

Con appena 18 trappole (IN LINE-TRAP) in sole 300 notti!

E dopo accurate indagini genetiche possiamo COMUNICARVI CHE :

Tutti e 4 SONO gatti!
FIGLI SICURAMENTE DEI GATTI !
Solo apparentemente identici ai gatti!

Questi sono : ………FELIDI!
“FELIS SILVESTRIS SILVESTRIS” !

Per questo scrivo anche all’( U.N.I.C.E.F. nicefnicef.it ) e gli spiego che:
Per quanto ci dispiaccia la loro stima in oltre 300.000 i bambini ( solo nel Bangladesh ) che vivono e crescono ai margini della società, nell’abbandono e nella miseria più assoluti, spesso senza protezione e istruzione, privi delle cure e dell’assistenza delle famiglie.

Noi non possiamo proprio aiutarli perché DA due FELIDI ( diversi dai gatti geneticamente) ora ne son quattro! E NECESSARIAMENTE DOBBIAMO CONTINUARE A MONITORARLI CON LA TELEMETRIA, i microchip E LE INDAGINI GENETICHE !

Talvolta “MANIPOLANDOLI” pure! E non riesco a quantificare quanto sia costata questa MERAVIGLIOSA INIZIATIVA, visto che lo “STUDIO” è spalmato su 20 anni.

“SPRECHI BESTIALI “ Titola il Giornale Domenica 1 febbraio 2009

Pagato dalla Regione per ULULARE nei boschi.
In Valle d’Aosta è stato arruolato un consulente per attirare i lupi
Nel dossier di Brunetta spese pazze per gamberi e lepre «variabile»
Ecco alcuni dei casi più paradossali di spreco contenuti nell’elenco in possesso del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Nel corso dell’anno 2008 sono state pagate da Regioni, Province, Comuni e Comunità montane consulenze esterne per un totale presunto di 2,5 miliardi di euro (oltre 580 milioni per ora accertati).

In Valle d’Aosta un docente universitario è stato assunto per riprodurre il verso dei lupi sul territorio di Champoluc, in Campania si è tenuta una lectio magistralis sull’«ape e i suoi prodotti», e ancora in Valle d’Aosta è stato staccato un assegnoda70milaeuro per «l’indagine e l’analisi faunistico ambientale per lo studio della lepre verticale». Intanto la provincia di Bolzano ingaggia l’esperto in… gamberetti

In Valle d’Aosta è stato arruolato un consulente per attirare i lupi Nel dossier di Brunetta spese pazze per gamberi e lepre «variabile» Roma Durante una vacanza nei pressi di Champoluc vi è capitato di Sentire degli spaventosi ululati? Niente paura: sarà stato il professor Andrea Gazzola, pisano, professore all’Università di Sassari, espertissimo di lupi. Lui, mago nell’imitare il verso della bestia, proprio per questo è stato ingaggiato dalla Regione per una consulenza da urlo. 8mila 750 euro l’anno per «monitorare la specie lupo (canis lupus) in valle d’Aosta mediante il wolf-howling».

In pratica è andato su e giù per i monti riproducendo il latrato dell’animale per vedere di nascosto l’effetto che fa.

Pare che l’ululo faccia ululare: «Qui c’è un branco,qui no. Qui c’è un cucciolo , qui no». Ma il professore usa anche la tecnica dello snow-trackin che in inglese fa più figo ma non è altro che l’individuazione delle tracce sulla neve, e dell’analisi degli escrementi che tuttavia, chissà perché, non è chiamata analysis dropping. C’è questo e altro nel faldone piombato sul tavolo del ministro Brunetta con l’elenco delle consulenze di regioni, province,comuni e comunità montane che il titolare per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione ha piazzato subito on line. Per il primo semestre 2008, 8.064amministrazioni hanno comunicato176.301 incarichi, per un totale di compensi erogati pari a 580.028.877,36 euro. Ma siccome poco meno del 50 per cento del totale non ha ancora trasmesso i propri dati, si presume che ci siano in ballo circa 500mila consulenze, per un ammontare che sfiora i 2,5 miliardi di euro.
Tra queste, delle consulenze «bestiali». La Campania, per esempio, trovando interessante lo studio delle vespe, ha alzato la cornetta e chiamato Alessandro Sciarillo, titolare di un’azienda agricola a Sant’Angelo a Scala: «È libero il 27 novembre? Venga a farci una lezione…». Pronti via: 110 euro per una lectio magistralis di un giorno su «l’ape e i suoi prodotti».

Ma torniamo al nord. Sempre la valle d’Aosta ha staccato un assegno di 70milaeuro per «l’indagine e l’analisi faunistico ambientale per lo studio della lepre variabile, nell’ambito del progetto Gestalp». Lepre variabile, alias lepus timidus, mica una lepre qualsiasi.
Bestiole graziose, dal pelo bianco, il cui studio risulta maggiormente attraente ai più, rispetto a quello assegnato a Elena Patriarca: sei mesi ininterrotti per «l’attività di monitoraggio demografico e l’inventario dei chirotteri presenti in valle».

Praticamente un censimento dei pipistrelli: 6milaeuro a una delle bat-studiose più autorevoli d’Italia.

La provincia autonoma di Bolzano ha invece ingaggiato Josef Leiter per «rilevare e analizzare la situazione dei gamberi»,ma solo quelli «d’acqua dolce»; mentre quella vicina di Trento ha pagato la professoressa Clara Paola Brambilla per lo «studio del comportamento del cervo nel bacino del Travignolo mediante dati radio telemetrici ».
Ma a dimostrazione che siamo un popolo profondamente democratico e che se ci occupiamo
di animali ci occupiamo proprio di tutti gli animali, c’è la consulenza della comunità montana della
valle Cavallina, nella bergamasca. L’ente ha pagato 3mila euro al professor Vincenzo Ferri per il progetto «Mitigazione dell’impatto del traffico stradale sulle popolazioni anfibie ». In pratica uno studio per evitare o cercare di limitare che rospi, ranocchi e tritoni vengano schiacciati dalle auto quando attraversano la strada. Consulenza lugubre?
Mai come quella assegnata a Gian Luca Bazzan dal comune di Masserano, Biella, che ha progettato e costruito il «Cimitero per animali d’affezione ».
In sostanza un camposanto per bestie, diviso in aree: grande taglia di qua, piccola e media di là. Chiaramente sono previste lapidi in pietra disposte a raggiera con tanto di erbetta fresca e ghiaino. Sulla tomba del caro estinto è possibile metterci pure fotografia e nome. Amen.

Eccolo qui il grande ex-PRESIDENTE DI FEDERPARCHI!

Legambiente saluta Matteo Fusilli, presidente uscente di Federparchi

“Grazie per la lunga e proficua collaborazione”
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=3&ved=0CB4QFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.diariodelweb.it%2FArticolo%2FItalia%2F%3Fd%3D20090203%26id%3D69202&ei=5xAyTPj5CIrcsAa_uO3NBA&usg=AFQjCNHShD00tGA-OklrTJUPLL-sUZf9JA&sig2=ZI98QaQneB5P2l34Xab0TA

PROPRIO PROFIQUA!!

CERCO E TROVO:
Per i vecchi vertici del Parco truffa e falso-Indagato l’ex Presidente del parco del Gargano ( Meglio conosciuto come: Esperto della conservazione della natura e nella gestione di Aree Protette )

Matteo Fusilli-06/11/2008-
La Procura di Foggia è stata “investita” dalle indagini, per via della competenza territoriale, perché sulle tracce del controverso Scaramella, da tempo c’erano i Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Roma – In quegli anni – sostengono dalla Procura di foggia dalle casse dell’ente Parco furono sborsati 363mila euro circa a favore di Scaramella. Come si ricorderà negli anni 2002 e 2003 la Eccp, società «organizzazione intergovernativa di diritto pubblico con sede a Washington e rappresentanza a Napoli» riconducibile appunto a Scaramella. La procura vuole vederci chiaro sul perchè l’incarico alla Eccp dell’ex consulente della Commissione Mitrokhin, venne affidato senza espletare alcuna procedura di gara.
L’incarico fu in sostanza affidato mediante affidamento diretto e con provvedimento monocratico, dall’allora presidente del Parco del Gargano Matteo Fusilli. Lo stesso Fusilli avrebbe provveduto anche a rinnovare il suddetto incarico alla Eccp.
Ed anche in questo caso senza osservare alcuna procedura di gara.
Lo stesso FUSILLI dichiara:
“Ci siamo rivolti alla Eccp perché operava già con il parco del Vesuvio con esiti positivi.”

IO vorrei precisare che si parla di (860.824,34 euro)
OTTOCENTOSESSANTAMILAOTTOCENTOVENTIQUATTRO EURO!VOSTRI E MIEI!
Per lavori quantificati per 30’000!
DILAPIDATI 100’000 EURO per togliere una recinzione! UNA RETE!

LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA?

Ora FUSILLI ha un altro “GIOCATTOLO”:
Kyoto club e Federparchi fondano la onlus Parchi per Kyoto con il supporto tecnico di Azzero Co2. (Presidente Matteo Fusilli, Vice Presidente Massimo Orlandi, Consigliere Mario Gamberale, direttore comunicazione Antonio ferro)

Goccia a goccia vi smonto questo “giocarello”.. il riscaldamento globale non esiste.
La CO2 è una truffa.. perchè anche se il riscaldamento fosse reale non inciderebbe certo la CO2.

IO cari signori..vi prometto un “pubblico ludibrio”.
Semplicemente utilizzando le stesse vostre dichiarazioni, semplicemente mostrando COSA AVETE FATTO.

Cosa fate, cosa vorreste fare, nascondendovi sotto mentite spoglie di “grandi” tutori.

Cordialmente.

PIERO IANNELLI
— Segretario XI Municipio. ROMA “ La Destra ”—

–“Resp. Per le aree tutelate e vincolate”–
— pieroiannelli@gmail.com

-– N”.Cell. 3398513962
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Il Mondo Secondo Monsanto - DVD

Un film-indagine che ci porta a riflettere sulle basi etiche della nostra società dei consumi: trasparente,...
Continua...
Guida alla Sopravvivenza

Secondo la prospettiva olistica la terra costituisce un grande organismo di cui fa parte anche l'uomo, il...
Continua...
La Prossima era Glaciale

65 milioni di anni fa, i dinosauri vennero spazzati via dalla faccia della terra da qualcosa di terrificante...
Continua...
Geopolitica dell'Acqua

L'acqua è alla base della vita del pianeta. è, dunque, un bene comune o un bene economico? l'acqua è la...
Continua...
Ecologia Profonda

In questo libro vengono distinti per chiarezza due tipi di ecologia: una "ecologia di superficie" che...
Continua...
Cosa Mangia il Pollo che Mangi

Che cosa ha mangiato il pollo che stiamoper gustare in punta di forchetta?come sono stati coltivati i fagioli...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità