Industria automobilistica: riconvertire si può, con la cogenerazione

Mercoledì 19 maggio, presso il Torino Youth Centre, il circolo torinese del Movimento per la Decrescita Felice ha ospitato un evento dedicato alla micro-cogenerazione di energia. All'incontro erano presenti Michele Buono, giornalista di Report ed autore di video-inchieste e libri, Maurizio Pallante, saggista e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, e l’ing. Mario Palazzetti, ex membro del Centro Ricerche Fiat ed inventore, nel 1972, del primo micro-cogeneratore.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Andrea Bertaglio

fiat automobili italia
In Italia nonostante per ogni 1000 abitanti ci siano oltre 600 autovetture, si sente ancora parlare di “ecoincentivi” e di rilancio dell’industria automobilistica
In Italia nonostante per ogni 1000 abitanti ci siano oltre 600 autovetture, si sente ancora parlare di “ecoincentivi” e di rilancio dell’industria automobilistica. Un settore moribondo, la cui crisi potrebbe rivelarsi l'occasione per mettere in atto un piano di riconversione che sfrutti la micro-generazione di energia. Durante un’interessante conferenza svoltasi a Torino mercoledì 19 maggio, Michele Buono, Maurizio Pallante, Roberto Guerzoni (sindacalista r.s.u. della Cisl presso il Centro Ricerche Fiat), alcuni imprenditori produttori di micro-cogeneratori, e soprattutto l’ing. Mario Palazzetti, ex membro dello stesso CRF ed inventore, nel 1972, del primo micro-cogeneratore di energia, hanno ribadito durante un incontro aperto a tutta la cittadinanza l’importanza e l’urgenza di rivalutare questo tipo di macchina.

Invitati a confrontarsi sul possibile impatto di questa tecnologia su crisi ed occupazione anche rappresentanti del sindacato della Fiat e della torinese Iride Energia, sfortunatamente non presenti all’evento. Moderato dal giornalista di Repubblica Paolo Griseri, questo incontro ha voluto rendere pubbliche le enormi potenzialità del Total Energy Module (TOTEM), ingegnoso cogeneratore di energia inventato da Palazzetti quasi quarant’anni fa e costruito a suo tempo usando il motore di una 127. Una macchina rivoluzionaria nella sua semplicità capace di generare energia termica per autoconsumo ed energia elettrica vendibile poi alla rete.

Il TOTEM è un cogeneratore di piccola taglia che, utilizzando un motore da 903 centimetri cubi alimentato a gas naturale (o a biogas nelle aziende agricole), collegato con un alternatore asincrono, produce una potenza elettrica di 15 kW (quanto basta al fabbisogno medio di una ventina di appartamenti) e, contemporaneamente, recuperando il calore dei gas di scarico e quello sviluppato dal motore, eroga 33.500 Cal/ora, sufficienti a riscaldare tre piccoli alloggi. Insomma, luce e riscaldamento dal motore di un’auto, con un rendimento nettamente superiore (circa il 96%) e ad un costo molto ridotto, se paragonato alla costruzione di grandi centrali.

L’invenzione di Mario Palazzetti, ignorata per decenni in Italia, è già stata trasformata in realtà in Giappone con l’“Ecowill”, realizzato grazie a una partnership tra Honda e Osaka Gas e, più recentemente, dalla Volkswagen in Germania. Il colosso tedesco dell’auto, in accordo con il dinamico operatore energetico Lichtblick, costruirà infatti centomila esemplari di “Ecoblue”, cogeneratori domestici derivati dai propulsori a metano della Golf, solo nell’arco dei prossimi cinque anni. Una scelta che non solo creerà occupazione sia a livello industriale che impiantistico (queste macchine devono anche essere installate), ma porterà la Repubblica Federale a beneficiare dell’energia che produrrebbero, come ha ricordato Michele Buono, "due grandi centrali nucleari da 1000 MW ciascuna".


Il TOTEM è un cogeneratore di piccola taglia che, utilizzando un motore da 903 centimetri cubi alimentato a gas naturale, produce una potenza elettrica di 15 kW
"Ecologia e soluzioni alla crisi occupazionale possono andare di pari passo", ha affermato Maurizio Pallante. A fargli eco l’avv. Maurizio Cossa, membro del MDF: "si accusano spesso gli ecologisti di essere indifferenti alla crisi occupazionale, mentre è vero il contrario. Siamo fortemente interessati allo sviluppo delle tecnologie eco-compatibili e vediamo nella cogenerazione diffusa, potenzialmente applicabile a milioni di abitazioni nella sola Italia, non solo un potente mezzo per triplicare il rendimento di un combustibile fossile, ma un modo per agevolare la necessaria riconversione dell’industria automobilistica italiana: non è infatti pensabile incentivare ancora un mercato ampiamente saturo come quello dell’auto".

In molti si chiedevano, durante l’evento, che cosa aspetta la Fiat ad “imitare” Honda o VW; che cosa la frena dall’implementare innovazioni nate dal suo stesso Centro Ricerche e che oggi potrebbero aiutarla a far fronte alla crisi. Bisognerà veramente aspettare di comprare dall’estero, nei prossimi anni, un’invenzione italiana?

La riconversione dell’industria automobilistica è assolutamente attuabile, ma "il problema del Totem è un problema degli enti elettrici", ha ricordato l’ing. Palazzetti. "È chi fa energia elettrica che decide di andare o meno in quella direzione. La Fiat non avrebbe nessuna difficoltà ad implementare questo tipo di tecnologia, ma il problema è di concertazione industriale. Fiat non può decidere di aprire da sola ad un settore come questo se l’ente elettrico non vuole. Anche Volkswagen, infatti, lo può fare grazie ad un accordo con un ente energetico".

Crisi economica, occupazionale, ambientale. Seppure ci siano le competenze e l’urgenza di valorizzare innovazioni come la micro-cogenerazione diffusa, manca l’approvazione di chi può veramente decidere: gli enti energetici e lo Stato. L’assenza dalla conferenza torinese, nonostante l’invito, di sindacati e rappresentanti di Fiat ed Iride, inoltre, non fa ben sperare, ma fa venire il dubbio che si dovrà veramente proporre, ai futuri ex-operai della Fiat, l’acquisto e l’installazione in casa loro di una “mini-centrale” Honda o Volkswagen.

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
L'Uso Razionale dell'Energia

Se, come si prevede, nei prossimi 25 anni la domanda di energia nei paesi in via di sviluppo triplicasse, il...
Continua...
 
21 Maggio 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Uso Razionale dell'Energia nella Casa

L'energia in casa serve a diversi usi essenziali: riscaldamento, illuminazione, uso degli elettrodomestici,...
Continua...
Salvare l'Ambiente Conviene

Quello di Jacopo Fo è un libro di valide e ragionevoli alternative all’insegna di un duplice...
Continua...
Un Futuro Senza Luce?

Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi....
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità