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Asinara, vendesi faro al miglior offerente


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Il ministero della Difesa mette in vendita l’antico faro di Punta Scorno all’Asinara, con finalità turistico alberghiere
Il ministero della Difesa mette in vendita l’antico faro di Punta Scorno all’Asinara, con finalità turistico alberghiere, nell’ambito del piano di dismissioni dei suoi immobili.

Una proposta indecente secondo Legambiente, che sottolinea l’assenza in questo dibattito della principale parte in causa: l’ente parco dell’Asinara.

“Il parco, purtroppo, passa da un commissario all’altro e sembra non dover trovare pace – dichiara Sebastiano Venneri, vice presidente dell’associazione ambientalista –. E’ il primo ente che il ministero avrebbe dovuto consultare prima di formulare il suo progetto di vendita e riconversione del faro. Si moltiplicano le proposte di questo o di quell’esponente di governo per il futuro dell’Asinara; ora è la volta del sottosegretario Crosetto, qualche mese fa è stato il ministro Alfano a lanciare l’ipotesi di riattivare il carcere di massima sicurezza sull’isola. Tutte idee per un futuro di là da venire, ma nessuno che si preoccupi del presente dell’isola, fatto di abbandono, di commissariamenti e di scarsa attività istituzionale”.

"La proposta del sottosegretario – aggiunge il presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana - cozza con lo statuto autonomo della Regione che prevede il passaggio automatico dei beni ceduti dallo Stato alla Regione".

8 Aprile 2010 - Scrivi un commento

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A partire da quest'estate, molte località italiane diventano balneabili "per decreto". In altre parole interi tratti di costa vengono dichiarati balneabili, non perché meno inquinati, ma solo perché è cambiata la legge. Legambiente denuncia la questione come un passo indietro in tema di depurazione, che lascia un deficit imbarazzante ad uno dei Paesi più industrializzati al mondo.
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