In questi casi, il compito del giornalista, del curioso, di chi semplicemente voglia vederci un tantino più chiaro si rivela particolarmente ostico. Ci troviamo a muoverci in un terreno spazzato da venti opposti che soffiano forte e annebbiando la vista: chi nega a priori e accusa la fazione opposta di cospirazionismo e chi invece ribadisce a pieni polmoni che è tutto vero, che c'è un complotto ai danni dell'intera umanità.
Certo la scarsità delle ricerche documentate a riguardo e la mancanza di dati a conferma delle varie teorie non aiutano. Ma a volte è giusto comunque fare un passo in avanti e cercare di aprire una breccia nella cortina della disinformazione.
Proviamo a procedere con ordine. Innanzitutto, partiamo col definire le scie di condensazione, al cui ambito fenomenologico gli scettici sono soliti ricondurre l'intera questione. Queste altro non sono che le comunissime strisce bianche che si vedono in cielo al passaggio degli aerei. Nuvole artificiali, in pratica, che si creano a causa della rapida condensazione del vapore acqueo presente nei gas di scarico del velivolo durante la navigazione in alta quota, dove la temperatura esterna è molto bassa.
Tali strisce di vapore generalmente scompaiono nel giro di poco tempo, qualche minuto nella maggior parte dei casi (anche se il rapporto Contrail Facts della Air Force sostiene che in determinate condizioni posso persistere anche per ore), e svaniscono progressivamente, in maniera uniforme e senza lasciare traccia.
Da qualche anno a questa parte hanno iniziato a comparire, prima in USA e Canada, poi anche nei nostri cieli, delle scie dalle caratteristiche un po' particolari. Più persistenti delle scie di condensazione, si sfilacciano molto lentamente ed in modo irregolare, creando spesso forme curiose, a “x” o a “#”, e non svaniscono mai completamente, ma formano piuttosto un velo bianco e sottile che ricopre tutto il cielo.
Cosa sono? Da qui in avanti, purtroppo, dobbiamo abbandonare il terreno più sicuro dell'osservazione e spingerci in un campo più spinoso, dove le teorie si accavallano senza però fornire i dati necessari per una corretta analisi. Cerchiamo di farci guidare dal buon senso.
La tesi sostenuta dalla comunità scientifica e da buona parte dell'informazione tradizionale è che si tratti semplicemente di scie di condensazione che, a varie altezze e a seconda del vento e di altri fattori atmosferici possono assumere forme e caratteristiche anche molto diverse fra loro. Questa ipotesi giustifica in parte i comportamenti “anomali” delle scie, ma forse è insufficiente a spiegare la loro presenza in tutte le zone del cielo e la loro comparsa "storica" improvvisa.
Sull'altra sponda, una delle teorie che ha riscosso maggior successo – assieme con la condanna e l'accusa di complottismo da parte della comunità scientifica – sostiene che siano composte da agenti chimici e metalli pesanti.
Questa ipotesi nasce da un fatto di cronaca. Nel 1998 in una cittadina canadese chiamata Espanola, molti abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute quali letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali. I cittadini misero in relazione gli strani sintomi con l'improvvisa comparsa nel cielo di strisce bianche molto persistenti.
Dopo aver chiesto inutilmente spiegazioni al governo, alcuni cittadini prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall'esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l'acqua potabile.
Una delle domande che spesso viene rivolta dagli scettici ai cosiddetti “teorici del complotto” per smontare le tesi di questi ultimi è “chi mai vorrebbe avvelenare l'aria che respiriamo tutti? E perché?”. A questa domanda sono state date le risposte più varie.
Premetto che stiamo per abbandonare del tutto il terreno del dimostrabile e del provato. Ma una trattazione sul fenomeno delle scie chimiche non sarebbe completa senza citare anche le cosiddette “teorie del complotto”. Con ciò non voglio né negare a priori tali teorie, né confermarle implicitamente, ma semplicemente lasciare al lettore, alla sua razionalità, la possibilità di decidere cosa ritenere vero e cosa falso, tenendo presente che è praticamente impossibile tentare una qualsivoglia dimostrazione.
La prima teoria a prendere piede, al comparire delle prime scie in USA nel '96, fu quella che vedeva coinvolta la Air Force, la aeronautica militare statunitense. L'ipotesi si basava principalmente su un testo – questo sì realmente esistente – redatto nell'istituto universitario dell'Air Force e intitolato Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025, commissionato per delineare le future strategie di modifiche del sistema climatico al fine di mantenere il predominio USA nell'anno 2025. La Air Force ovviamente smentì la teoria sostenendo che il testo in questione era un semplice studio, e non vi erano piani attuali o futuri per agire sul clima.
Una seconda ipotesi vede coinvolto l'HAARP (High-frequency Active Auroral Research Project), un programma di ricerca USA in Alaska. Si tratta di una serie di 180 piloni di alluminio alti 22 metri che emettono onde radio ad alta frequenza e potenza, in grado di raggiungere enormi distanze.
Infine un'ultima ipotesi – l'elenco sarebbe ancora lungo ma ci limitiamo qui alle teorie più note – vede nelle scie chimiche un tentativo di frenare l'esplosione demografica mondiale avvelenando la popolazione intera.
In ogni caso, qualunque cosa siano, è un fatto che le cosiddette chemtrails rappresentano un tema particolarmente sentito per migliaia di persone. Soprattutto su internet si possono trovare decine e decine di blog che si occupano dell'argomento, e molti media alternativi ne parlano frequentemente.
Questo scalpore nato attorno al fenomeno ha spinto diversi politici ad affrontare l'argomento. Solo in Italia sono state ben tredici le interrogazioni parlamentari sull'argomento, la prima nel 2003 e l'ultima di pochi mesi fa, datata novembre 2009. Ad ognuna il governo ha risposto negando l'esistenza delle scie chimiche e definendo assolutamente infondata qualsivoglia teoria.
Insomma pare che la faccenda non debba trovare una spiegazione condivisa, non in tempi brevi. E a noi non resta che alzare gli occhi al cielo, con qualche dubbio in più.
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Eugenio benetazzo analizza, con momenti di comicità esilarante, gli argomenti in questo momento più censurati... Continua... |
Siamo seri per favore, esistono i libri di meteorologia, possono fornire tutte le spiegazione che servono per comprendere fenomeni che non hanno niente di anormale e misterioso, basta studiare un po.
Buona giornata