Germania, calo delle emissioni record

Venerdì scorso il ministero dell’ambiente tedesco ha rivelato che nel 2009 le emissioni sono scese come mai prima nella storia della Repubblica Federale Tedesca. Il motivo principale è la crisi economica, ma i tedeschi si impegnano a mantenere basse le emissioni anche dopo il suo superamento.

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di Elisabeth Zoja

calo emissioni germania
Il 2009 ha portato la maggior diminuzione di emissioni di gas a effetto serra dalla nascita della Repubblica Federale Tedesca
Lo dicono tutti: la crisi ha i suoi effetti positivi, soprattutto sul clima. Ora i risultati si vedono nero su bianco. Venerdì scorso è infatti uscito uno studio del ministero dell’ambiente tedesco che annuncia un record senza precedenti: il 2009 ha portato la maggior diminuzione di emissioni di gas a effetto serra dalla nascita della Repubblica Federale Tedesca nel ’45.

Paragonate a quelle del 2008, nel 2009 le emissioni sono diminuite dell’8,4%: hanno risparmiato all’atmosfera 80 milioni di tonnellate di gas inquinanti. Rispetto al 1990 la diminuzione complessiva è del 29%. Un risultato notevole soprattutto tenendo conto che nel protocollo di Kyoto la Germania aveva promesso una riduzione del 21% da realizzarsi solo tre anni dopo, nel 2012.

La riduzione delle emissioni è dovuta principalmente alla crisi”, spiega il ministro dell’ambiente tedesco Norbert Röttgen. “Il nostro obiettivo invece è una crescita economica stimolata dalla protezione del clima” e non una protezione del clima causata dalla mancanza di crescita, sottintende il ministro. “Per questo continueremo a imporre lo sviluppo di energie rinnovabili ed efficienza energetica: solo così potremo garantire una protezione del clima a lungo termine e allo stesso tempo stimolare la crescita economica”.

Anche il presidente del ministero Jochen Flasbarth afferma che questo è l’unico modo per “evitare un rialzarsi delle emissioni al superamento della crisi economica”. Flasbarth annuncia che sarà necessario anche un maggiore isolamento termico degli edifici, poiché, nonostante la crisi, i costi energetici del riscaldamento sono addirittura saliti.

gas serra
Entro il 2020 il governo tedesco ha deciso di diminuire le emissioni del 40%, una cifra di gran lunga superiore a quella stabilita dagli altri paesi industrializzati
Non sono stati infatti l’economia domestica, la prestazione di servizi o il commercio, a richiedere meno energia, ma l’industria e le attività artigianali, settori in cui le emissioni si sono ridotte addirittura del 20% rispetto al 2008. Le centrali a carbone fossile hanno ridotto l’attività del 12,5%, facendo diminuire così dell’8,2% le emissioni di CO2 (68 milioni di tonnellate risparmiate all’atmosfera). Sono infatti proprio le centrali a carbone a emettere enormi quantità di anidride carbonica, di cui i gas a effetto serra sono composti al 90%.

Flasbarth, però, afferma che non bisogna allentare la lotta contro il cambiamento climatico e invita a risparmiare: “Proprio questa diminuzione della domanda di energia ha dimostrato quanto può essere efficace il risparmio energetico”.

Entro il 2020 il governo tedesco ha deciso di diminuire le emissioni del 40%. Ancora una volta questa cifra supera di gran lunga quella stabilita dagli altri paesi industrializzati; si tratta addirittura del doppio. Nell’accordo non vincolante di Copenhagen infatti, è solo prevista una diminuzione del 20% delle emissioni entro il 2020.

Non è dunque solo la crisi economica, ma anche la determinazione tedesca a far diminuire l’inquinamento atmosferico in Germania.

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15 Marzo 2010 - Scrivi un commento
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