Con questa assurda decisione, l’Ue decreta la fine dell’embargo sulle colture geneticamente modificate, vanificando così gli sforzi e gli investimenti di tutti coloro che hanno creduto nel Made in Italy e nella ricerca della qualità e delle eccellenze.
Dimas prima, Barroso poi, hanno dichiarato di non voler imporre agli Stati membri l’uso degli Ogm, sostenendo l’opportunità per ogni Stato di chiarire quali fossero le priorità e i bisogni.
“E’ evidente che l’Italia non ha alcun bisogno di questi prodotti” - ha dichiarato il responsabile Agricoltura di Legambiente Francesco Ferrante - “e francamente mi chiedo, per scendere sul piano concreto, quale genitore possa scegliere di dare ai propri figli un cibo che potrebbe renderli resistenti agli effetti degli antibiotici. Questa decisione ci espone a pericoli enormi, dal punto di vista produttivo ed economico ma anche da quello della salute e della sicurezza e non si capisce cosa stia aspettando il ministro Zaia ad emanare il famoso decreto che impedirebbe l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato che autorizza la coltivazione dei Ogm senza aspettare le linee guida sulla coesistenza, per tutelare l’agricoltura di qualità, il biologico e le eccellenze italiane. Buone e sane”.
La Commissione europea, intanto, ha dato l'autorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla multinazionale Bayer. La decisione mette fine all'embargo sulle nuove colture Ogm, che resisteva nell'Ue dall'ottobre del 1998.
La patata Amflora, modificata in modo da avere un maggior contenuto di amido, è stata a lungo al centro di una controversia fra l'Efsa (autorità Ue di sicurezza alimentare), con sede a Parma, che ha dato il suo via libera “tecnico”, e le due autorità sanitarie, europea e mondiale, l'Emea (agenzia Ue del farmaco) e l'Oms. La controversia riguardava la presenza, nell'Ogm, di un gene 'marker' che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana.
A più riprese, negli anni scorsi, la Commissione aveva cercato di ottenere il sostegno degli Stati membri nel comitato di regolamentazione degli Ogm e in Consiglio Ue, senza mai ottenere la maggioranza richiesta per l'autorizzazione alla coltura. Le norme Ue, tuttavia, danno all'Esecutivo comunitario il potere di assumere da solo la decisione sull'autorizzazione, se non si esprime contro almeno la maggioranza qualificata degli Stati membri.
Dopo che il precedente commissario all'ambiente, Staros Dimas, aveva bloccato la proposta, il suo successore, il maltese John Dalli, ha creduto bene di marcare con questa decisione il suo primo atto pubblico. Oltre alla patata Amflora, che è stata autorizzata per la coltura e per l'alimentazione degli animali, sono state approvate anche altre tre nuove varietà di mais Ogm, tutte destinate all'importazione e la commercializzazione per l'alimentazione degli animali.
Ogm
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