Obama torna al nucleare

Dopo trent’anni di pausa, il presidente americano Barack Obama ha annunciato la costruzione di due nuove centrali nucleari in Georgia. Le associazioni ambientaliste americane avvertono che si tratta di un’iniziativa sia ecologicamente che economicamente sconveniente.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Elisabeth Zoja

Barack Obama nucleare
Dopo trent’anni di pausa, il presidente americano Barack Obama ha annunciato la costruzione di due nuove centrali nucleari in Georgia
Dov’è finita la Green Economy del presidente americano Barack Obama? Dopo la delusione che ci ha dato a Copenhagen, ecco l’espansione dell’industria nucleare. Dopo 30 anni in cui non si sono costruite centrali Obama annuncia l’edificazione di due nuove centrali atomiche in Georgia, a sudest degli Stati Uniti.

I motivi di questa manovra stanno alla base della stessa Green Economy: il clima e il lavoro. Quanto al primo, Obama spiega che “per sfruttare veramente il nostro potenziale nel settore dell’energia pulita, noi dobbiamo fare di più. È questo che ci ha condotto qui oggi”.

Per quel che riguarda l’impiego invece Obama assicura che “questa iniziativa creerà migliaia di posti di lavoro nella costruzione e 800 impieghi permanenti”. Quel che lo preoccupa è la disoccupazione, che negli USA tocca ormai il 9,7% della popolazione.

“La promozione dell’industria dell’energia pulita non guarda solo al lavoro ma anche alla concorrenza internazionale”, spiega Obama. Vi sarebbe dunque anche un terzo motivo: ridurre la dipendenza americana dal petrolio straniero.

centrale nucleare obama prestito governo
Sarà il governo americano a garantire un prestito di 8,3 miliardi di dollari per la costruzione di due reattori
Da dove intende ricavare però, i fondi necessari per un progetto di tali dimensioni? Sarà il governo americano a garantire un prestito di 8,3 miliardi di dollari, assicura Obama. Ma spiega anche che la costruzione dei due reattori costerà almeno tre volte tanto.

Non vedendo né vantaggi economici né ecologici in questo progetto, le associazioni ambientaliste americane hanno iniziato a farsi sentire. Jim Riccio, analista politico di Greenpeace Usa, spiega: “Obama ignora la cattiva economia e la cattiva eredità del nucleare […] Il presidente dovrebbe dare ascolto ai “The World’s Greatest Investor” [tra cui Warren Buffett il maggior imprenditore statunitense e l’uomo più ricco del mondo dopo Bill Gates], piuttosto che ai lobbisti dell’industria nucleare.” Ed ecco il quarto motivo per la costruzione delle centrali atomiche: le lobby americane.

“L’ultima cosa che vogliono gli americani è un altro piano di salvataggio del governo per un settore in crisi”, spiega invece Ben Schreiber dell’associazione Friends of the Earth Usa, “ma questo è esattamente ciò che stanno ricevendo da parte dell’amministrazione Obama”. Durante la sua campagna elettorale inoltre, il presidente aveva assicurato che non avrebbe investito nel nucleare.

scorie radioattive
Il presidente ‘rimuove’ anche il problema delle scorie radioattive: “sarà istituita una commissione bipartisan di esperti e politici per esaminare il problema”
Obama giustifica la sua decisione dicendo: “So che ci sono delle opinioni differenti, ma non possiamo permetterci di non fare passi avanti”. Il presidente ‘rimuove’ anche il problema delle scorie radioattive: “sarà istituita una commissione bipartisan di esperti e politici per esaminare il problema”.

Quelli che però Obama chiama passi avanti, andrebbero forse fatti in un’altra direzione: “Intervenire sulle nostre case e sugli edifici commerciali comporterebbe quasi immediatamente significative e maggiori riduzioni delle emissioni, a costi molto minori”, spiega Carl Pope, il direttore dell’associazione americana Sierra Club. “Gli studi dimostrano anche che gli investimenti in fonti di energia obsolete, come petrolio, carbone, nucleare, creano molto meno posti di lavoro per dollaro investito rispetto agli investimenti in efficienza energetica ed energia pulita”. Infatti, malgrado gli Stati Uniti abbiano il primato mondiale della ricchezza e della tecnologia, la gran parte degli edifici dispone di un isolamento termico molto peggiore rispetto a quelli europei.

Il presidente americano è cosciente di questi svantaggi? Reagirà alle proteste che per trent’anni hanno impedito la costruzione di nuove centrali? Gli restano due anni per cambiare idea, poi la costruzione delle nuove centrali avrà inizio.

Nel frattempo anche l’Italia torna al nucleare, e il ministro dello sviluppo Claudio Scajola coglie l’annuncio di Obama per ricordare che “il nucleare è indispensabile per preservare l’ambiente, ridurre le emissioni di gas serra e combattere il cambiamento climatico”.

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono no al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
EBooks - Come Evitare la Trappola Nucleare

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono no al nucleare. 2007: nonostante la decisione del...
Continua...
28 Febbraio 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Le Energie del Futuro

Oggi il 62% della produzione di energia mondiale proviene dal petrolio e dal gas naturale. Alla fine di...
Continua...
Energia Nucleare

Scritto per informare il grande pubblico, almeno nelle linee generali, riguardo un tema che ha forte...
Continua...
La Struttura Nascosta del Mondo

L'approccio scientifico e tecnologico adottato in Occidente negli ultimi secoli e poi diffuso in tutto il...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Greenpeace lancia una raccolta firme contro il nucleare
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità