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Nucleare, ritorsione del governo contro le regioni

Puglia, Campania e Basilicata hanno approvato leggi che vietano la costruzione di centrali nucleari sul proprio territorio; il governo non ci stà e decide di impugnare le leggi. Il Wwf si scaglia contro la decisione presa dal Consiglio dei Ministri, che reputa una ritorsione inaccettabile.

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Centrale nucleare
Le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che impediscono insediamenti di produzione di energia nucleare e smaltimento delle relative scorie.
Il WWF Italia reputa una ritorsione inutile e dannosa la decisione del Consiglio dei Ministri di oggi di impugnare le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che impediscono insediamenti di produzione di energia nucleare e smaltimento delle relative scorie.

Nei provvedimenti fin qui presi dal Governo è stato gravemente leso il ruolo delle Regioni stabilito dalla Costituzione – che in materia di energia affida ad esse potere concorrente – facendo in modo che la potestà sul proprio territorio diventi non vincolante e, addirittura, non venga nemmeno considerata. Questo ha provocato il ricorso da parte della stragrande maggioranza delle Regioni interessate. Il WWF rileva inoltre che anche regioni attualmente governate dal centro destra, i cui atti non sono stati impugnati, hanno previsto il bando del nucleare dal proprio territorio.

Questa ulteriore azione del Governo, tesa a imporre il nucleare alle Regioni con atti di forza e senza alcun dialogo, rappresenta un’evidente violazione delle competenze previste dalla Costituzione che non promuove di certo una maggiore autonomia dei territori in senso federalista, come una forza di Governo a parole chiede, ma propone logiche autoritarie e centralistiche.

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7 Febbraio 2010 - Scrivi un commento
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