Greenpeace

Greenpeace: Caro Janša, riduciamo le emissioni

Mentre Francia e Germania stanno per concludere un accordo a porte chiuse per stabilire uno standard sulle emissioni di CO2, Greenpeace lancia una petizione online rivolta al Presidente del Consiglio europeo, Janez Janša, per spingere il settore delle auto e dei trasporti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

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Greenpeace lancia una petizione online per spingere il settore delle auto e dei trasporti ad adottare una seria politica di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. La CO2, infatti, non e’ regolata dalla normativa Euro. Ora è in discussione una proposta di direttiva per uno standard sulle emissioni di CO2. Ma i governi di Francia e Germania stanno per concludere un accordo a porte chiuse che potrebbe bloccare il processo.

La Germania vuole difendere i suoi produttori di auto di lusso e cerca quindi di ottenere sconti sulle emissioni: è in corso una trattativa con la Francia, che avrà la Presidenza Ue dal prossimo luglio, per indebolire la direttiva europea. La petizione via web nasce sia per denunciare il tentativo in atto che per sostenere la proposta di standard più severi.

Attraverso il sito “Qual è la buona auto” Greenpeace, infatti, invita a scrivere al Presidente del Consiglio europeo Janez Janša per chiedergli di prendere posizione contro questo “sporco accordo” ai danni del clima e difendere lo standard medio per le nuove auto di 120 grammi di CO2 per km entro il 2012 (oggi siamo a 160g per km) e di 80 g al 2020, con multe salate per chi non li rispetta.

“È ora che l’Europa passi ai fatti e regolamenti il settore le cui emissioni stanno crescendo senza controllo - dichiara Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia – finora i miglioramenti tecnologici sono stati usati per aumentare le prestazioni, mentre i modelli efficienti sono limitati a poche auto “verdi”. È ora di imporre uno standard più rispettoso dell’ambiente e del clima, visto che la tecnologia di oggi lo consente”.

Per partecipare alla petizione clicca qui7 Aprile 2008 - Scrivi un commento

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