Viaggiare al tempo della Decrescita Felice (puntata 13)

I nostri viaggi decrescenti proseguono. Questa volta Paolo Merlini, il nostro “esperto di vie traverse”, ci guida nella scoperta della SAD, la ditta che svolge il servizio di Trasporto Pubblico in Alto Adige, e dei suoi efficienti servizi. Partiamo!

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di Paolo Merlini

sad
Con la SAD potete viaggiare per l’Alto Adige in libertà
“Siamo a Pola. Mentre entriamo in porto, passando lenti accanto agli scogli, torri, casseri, pali e alle alte navi da guerra, il vento squarcia le nubi, esce il sole, l’azzurro compare tra gli archi dell’arena. A vederla mi sembra ogni volta un miracolo”

Hermann Bahr “Viaggio in Dalmazia”. MGS Press.

Passatemi la boutade: così come Dante sentì la necessità di “lavare i panni in Arno”, io ogni tanto sento la necessità di andare in Alto Adige per assaporare un po’ di futuro della mobilità pubblica.

La ditta che svolge il servizio di Trasporto Pubblico in Alto Adige è la SAD.

Già ho parlato di questa società perché è la stessa che gestisce il Treno della Val Venosta, Merano Malles (vedi la puntata 3). Bene, la SAD è, a mio modestissimo parere, l’azienda più all’avanguardia in Italia per quel che riguarda il Trasporto Pubblico Integrato.

Ma procediamo con ordine. Il sito della SAD è molto chiaro e sulla destra della home page potete consultare il motore di ricerca, sotto la voce “Informazioni Orari” per organizzare i vostri viaggi in provincia di Bolzano. Il risultato delle vostre consultazioni sarà sempre variegato, nel senso che ipotizzerà dei “collegamenti intermodali” cioè, sia con autobus di linea, sia con treni sotto la gestione SAD, sia con treni di Trenitalia.

È esattamente questo che SAD intende per Trasporto Integrato Alto Adige. In pratica, se ipotizziamo un viaggio di circa 150 Km, da Ortisei, al nord della provincia di Bolzano, fino al Passo dello Stelvio, uno dei capolinea a sud-ovest della stessa provincia, il motore di ricerca vi proporrà varie combinazioni di orari nell’arco della giornata, ma tutte più o meno omogenee, nel senso che col bus della SAD andrete da Ortisei a Ponte Gardena, dove in coincidenza avrete il treno Trenitalia da Ponte Gardena a Bolzano. Poi in coincidenza il treno Trenitalia (o SAD) da Bolzano fino a Merano, dove vi proporrà di prendere il treno della Val Venosta fino alla stazione di Spondigna da dove poi un bus della SAD vi porterà al Passo dello Stelvio.

Trasporto Integrato significa anche che sul bus Ortidei – Ponte Gardena, il primo mezzo del vostro ipotetico viaggio, acquistate il biglietto per il viaggio completo, eventualmente anche andata e ritorno, a prescindere dai mezzi e dalle società che li gestiscono.

Trasporto Integrato, ovvero Intermodalità: il futuro della Mobilità pubblica!

mobilcard
E' da un po’ di anni che la SAD offre ai clienti la Mobilcard da 3 giorni e da 7 giorni
La SAD da anni ha sottoposto a “rodaggio” questo sistema e debbo dire che mi sorprendo ogni volta di come i dirigenti riescano a migliorare il loro servizio perfetto. Sono profondamente convinto che i dirigenti della SAD utilizzino di persona i mezzi pubblici che gestiscono ed è per questo che ogni stagione offrono all’utente/passeggero delle piccole “migliorie” unitamente ad un orario sempre più integrato tra le varie tipologie di mezzi pubblici.

Per esempio è da un po’ di anni che la SAD offre ai clienti la Mobilcard da 3 giorni e da 7 giorni.

Vi invito a “spulciare” il sito ed a vedere i particolari dell’offerta. Mi limiterò a raccontarvi che io ho acquistato per la modica cifra di 13 euro, una Mobilcard da 3 giorni che mi ha dato diritto ad utilizzare tutti i mezzi pubblici della provincia di Bolzano (ed in più anche i treni regionali fino alla stazione di Trento) per 3 giorni a scelta nell’arco di una settimana dalla prima obliterazione. La Mobilcard da diritto ad usare anche le funivie del Renon, Maranza, San Genesio, Meltina e Verano e la tramvia del Renon e la funicolare della Mendola.

Che vi devo dire: un tripudio di sensi.

Con la SAD, raggiungere le località montane più ambite, ma anche le più remote èuno scherzo da ragazzi.

Prendiamo il mitico Passo dello Stelvio. Perché uso tanta enfasi nell’aggettivarlo? Innanzitutto per tutte le ragioni che troverete su Wikipedia, ma poi perché è una delle strade più belle ed affascinanti del mondo. Di fronte al suo ideatore, l’ingegner Carlo Donegani, giù il cappello! Se volete inoculare il virus del Passo dello Stelvio, non leggete me, ma come spesso mi accade, vi propongo il reportage di Paolo Rumiz.

passo dello stelvio
La linea che sale al Passo dello Stelvio è la 271: la Malles – Prato Stelvio – Stelvio/Solda
La linea che sale al Passo dello Stelvio è la 271: la Malles – Prato Stelvio – Stelvio/Solda.

Per capirci, d’estate (il passo è aperto solo pochi mesi all’anno), ogni giorno ci sono 9 autobus da Malles al Passo dello Stelvio. Poi al passo si può prendere il bus delle autolinee Perego per scendere fino a Bormio (SO) e quindi accedere alla Valtellina. Ecco, per avere una panoramica più ampia delle linee di bus organizzate dalla SAD vi propongo un altro ottimo sito istituzionale che potrebbe servirvi: www.sii.bz.it.

A questa pagina trovate tutti gli orari in formato Pdf:

Io vi ho parlato della linea 271 ed ecco il link per farvi sognare.

Con la SAD potete viaggiare per l’Alto Adige in libertà, sia perché ad ogni ufficio del turismo vi saranno dare tutte le informazioni che cercate, sia perché potete contattare l’Info Mobilità Alto Adige al numero: 840 000471 (costo della chiamata 6.56 cents)

Non posso lasciarvi senza segnalarvi un’altra affascinante linea della SAD: la 471 – Carosello delle Dolomiti. È la linea che transita per il Passo Sella (2.240 m.s.l.m.) e poi va al Passo Pordoi (2.239 m.s.l.m.) da dove ci sono le coincidenze per il Passo Falsarego (2.109 m.s.l.m.) e per il Passo Fedaia (2.057m.s.l.m.)... scusate se è poco.

Tanto ancora avrei da raccontarvi sul Sistema di Trasporto Integrato Alto Adige della SAD, ma dei viaggiatori incalliti come voi avranno già capito l’antifona...

Partite!

Articolo tratto da Il Movimento per la Decrescita Felice

12 Gennaio 2010 - Scrivi un commento
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