Tecnologia per l’efficienza energetica premiata al Cleantech Open

Grande successo anche per la quarta edizione del Cleantech Open, concorso statunitense che premia le migliori innovazioni tecnologiche nel campo della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e della lotta all’inquinamento. Ad aggiudicarsi il primo premio quest’anno è stata l’azienda EcoFactor, con un sistema che controlla gli impianti per il condizionamento della temperatura negli edifici, permette di regolare i termostati in tempo reale e con precisione, al fine di aumentare l’efficienza e ridurre al minimo gli sprechi senza sacrificare il benessere dell’utente.

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di Virginia Greco

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Grande successo anche per la quarta edizione del Cleantech Open, concorso statunitense che premia le migliori innovazioni tecnologiche nel campo della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e della lotta all’inquinamento
L’efficienza energetica degli edifici è al momento uno degli obiettivi centrali della ricerca nell’ambito delle tecnologie ecologiche; a confermarlo oggi è anche la più grande competizione mondiale del settore.

Si tratta del concorso californiano “Cleantech Open”, concepito nel 2006 al fine di scoprire, finanziare e pubblicizzare le aziende o i gruppi di ricerca in possesso di idee innovative (ed eventualmente anche prototipi da industrializzare) per la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Il primo premio (un assegno di 250 mila dollari) è stato assegnato quest’anno ad EcoFactor, un’azienda che ha concepito un sistema per gestire costantemente ed in modo personalizzato il consumo dell’energia impiegata per condizionare l’aria all’interno degli edifici.

“Abbiamo deciso di premiare EcoFactor”, ha dichiarato il presidente della giuria Christopher O. Vargas, “perché essa ha raggiunto due ottimi risultati in un sol colpo, vale a dire ridurre il consumo energetico (e quindi il suo impatto sull’ambiente) e la bolletta dell’utente”.

Il progetto sviluppato da EcoFactor consiste in un software che gestisce uno o più termostati in tempo reale, ossia acquisendo dati e modificando le impostazioni in maniera costante, in modo da garantire in ogni momento il massimo risparmio energetico senza rinunciare al massimo comfort.

I parametri elaborati dagli algoritmi implementati nel software sono: il clima esterno, le caratteristiche strutturali dell’edificio, nonché altre informazioni o “richieste” inserite manualmente dall’utente. La regolazione termica avviene ogni minuto, tramite una reimpostazione del termostato, e le variazioni possono essere anche leggerissime.

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Il primo premio (un assegno di 250 mila dollari) è stato assegnato quest’anno ad EcoFactor
L’azienda afferma di poter conseguire un risparmio del 20-30% sulla bolletta mensile senza che il cliente rilevi alcun cambiamento, o meglio, senza che il suo benessere venga compromesso. “Spesso, infatti”, sottolinea John Steinberg, amministratore delegato e co-fondatore di EcoFactor, “il consumatore che voglia risparmiare energia viene invitato a spegnere il riscaldamento (o il condizionatore) e le luci in alcune fasce orarie, ossia a gestire manualmente il proprio consumo e a fare sacrifici. Noi invece crediamo che l’utente non debba essere costretto a scegliere tra risparmio energetico ed economico e comfort”.

Una grande comodità del resto è il fatto che, una volta installato e impostato il sistema, non ci si debba preoccupare più di alcunché, in quanto è il software a farlo al posto dell’utente. Quest’ultimo però può comunque decidere, in qualunque momento, di disabilitare il controllo automatico e gestire manualmente il termostato.

L’unica condizione necessaria all’impianto di un simile sistema è la presenza di una connessione internet: l’elaborazione dei dati, ossia l’esecuzione del software dedicato, avviene a distanza e il termostato viene “comandato” da remoto, tramite la rete.

Proprio in conseguenza di questa caratteristica, i responsabili della EcoFactor credono che compagnie che forniscono servizi come telefonia, connessione internet e tv via cavo si faranno presto avanti per stabilire una partnership con l’azienda, in modo da aggiungere al pacchetto proposto agli utenti anche la gestione intelligente dell’energia.

Ad aggiudicarsi il secondo posto è stata invece la Alphabet Energy, compagnia nata per mano di un gruppo di ricercatori del Laboratorio Nazionale Lawrence Berkeley in California. Essa ha proposto un sistema che permette di recuperare il calore generato e “gettato via” come scarto nei processi industriali. Tramite un micro-conduttore realizzato con una tecnologia sviluppata presso i laboratori di Berkeley, infatti, è possibile sfruttare il calore disperso per produrre nuova energia ad un costo bassissimo: dell’ordine di un dollaro a Watt. Al momento esistono già dei processi impiegati per il recupero di tale calore, ma l’energia viene prodotta ad un prezzo venti volte maggiore.

alghe biodiesel
La Replenish Energy compagnia di Puerto Rico impiega micro alghe per la produzione di energia
In terza posizione troviamo poi la MicroMidas, compagnia impegnata nello sviluppo di varie tecnologie verdi. Il progetto da essa presentato alla competizione consiste in un sistema per la conversione delle acque di scolo (che sono un “rifiuto”) in bio-plastiche. In pratica la stessa acqua viene utilizzata per nutrire dei microrganismi che vanno a costituire il materiale biodegradabile in questione, il quale può essere impiegato come una normale plastica, ma si decompone in solo qualche mese (in compostaggio).

La competizione comprende varie categorie a cui si riferiscono diversi premi.

Ogni anno viene premiato, per esempio, un team di “alunni”, ossia una compagnia che abbia effettuato grossi progressi, durante l’ultimo anno, nello sviluppo di una tecnologia per la sostenibilità ambientale. Il Cleantech Open infatti, mira ad essere - oltre che una competizione - un laboratorio, pertanto mette a disposizione esperti e infrastrutture a quanti presentino idee brillanti su cui investire. Il premio “Alumni” 2009 è andato ad Adura Technologies, che ha presentato un sistema per la gestione facilitata e il controllo dei sistemi di illuminazione, sempre al fine di ridurre gli sprechi energetici.

Il premio per la Sostenibilità è stato invece assegnato alla HydroVolts, la quale ha realizzato delle turbine idrocinetiche di piccola taglia che possono essere facilmente installate dallo stesso utente in qualunque corso d’acqua (dal fiume al ruscelletto) per generare energia idroelettrica.

emissioni gas serra
La manifestazione si distingue in termini ecologisti anche perché la serata di gala in cui avviene la premiazione è “carbon-free”, ossia priva di emissioni di gas serra
Infine, la proposta che ha vinto 100.000 dollari di supporto per il suo sviluppo è quella presentata da Replenish Energy, compagnia di Puerto Rico che impiega micro alghe per la produzione di energia. Si tratta di una fonte rinnovabile ed ecocompatibile, infatti il processo di produzione del biocarburante da esse derivato comporta l’assorbimento di una quantità di anidride carbonica molto superiore a quella che viene poi emessa nel momento in cui il carburante viene bruciato per produrre energia.

La manifestazione si distingue in termini ecologisti anche perché la serata di gala in cui avviene la premiazione è “carbon-free”, ossia priva di emissioni di gas serra. Ovviamente si tratta di un bilancio complessivo: la società che organizza l’evento, infatti, contribuisce a progetti locali di re-forestazione e altre iniziative per l’ambiente, in modo da controbilanciare le emissioni connesse alle attività sul luogo nonché ai viaggi in aereo dei partecipanti. La cerimonia di quest’anno ha registrato addirittura un’ “impatto positivo”, cioè è come se circa 5000 automobili fossero state rimosse dalle strade per un giorno.

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2 Dicembre 2009 - Scrivi un commento
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