Inceneritori, studi scientifici modificati per attestare la loro innocuità

Il 25 novembre del 1990 si è costituita l’ISDE, l'Associzione Internazionale dei Medici per l’Ambiente con lo scopo di promuovere la diffusione delle conoscenze in campo medico, per una protezione dell’ambiente e della salute. Proprio in questa ottica e in occasione della ventennale ricorrenza della nascita dell’associazione, quest’ultima sta divulgando la notizia di una modifica sostanziale fatta ad alcuni risultati sugli studi riguardanti gli inceneritori.

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dottori associazione ambiente
ISDE è un’Associazione apartitica, senza scopo di lucro, articolata anche sul territorio
Oggi, 25 Novembre 2009, ricorre la Giornata Internazionale dei Medici per l’Ambiente: si costituiva infatti a Cortona (AR) il 25 Novembre 1990 l’International Society of Doctors for the Environment - ISDE.

ISDE è un’Associazione apartitica, senza scopo di lucro, articolata anche sul territorio nazionale italiano, riconosciuta da Agenzie quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Tra le sue finalità primarie vi sono quelle della promozione e della diffusione delle conoscenze, nonché l’organizzazione di iniziative finalizzate, primariamente, alla protezione dell’ambiente e della salute. In questo quadro assume fondamentale rilievo una corretta informazione di cui devono beneficiare sia i cittadini che le istituzioni e quanti hanno comunque responsabilità pubbliche a tutti i livelli e nelle principali sedi decisionali.

Con questo comunicato intendiamo pertanto non solo ricordare il ventennale della nascita dell’Associazione, ma celebrarlo ottemperando le finalità con la divulgazione di una notizia che riteniamo di cruciale importanza. Possiamo affermare che sono stati modificati i risultati di studi scientifici per attestare innocuità degli inceneritori e supportare la scelta dell’incenerimento dei rifiuti in documenti ad uso delle Amministrazioni!

L’articolo è comparso sui Quaderni di Ingegneria Ambientale - Parte II “L’Impatto Sanitario” N. 45 pag. 54-55, 2007, e successivamente è stato ripreso in un documento ufficiale della “Regione Sicilia - Agenzia Regionale per i Rifiuti e per le Acque” sul “Recupero di energia dai rifiuti - Parte II”. L’autore cita il lavoro di Elliot P. et al (Elliot P., Shaddick G, Kleinschmidt I. Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain, British Journal of Cancer 1996, 73,702-710), nel seguente modo: “La conclusione degli Autori è che non è stata trovata alcuna evidenza di diversità di incidenza e mortalità per cancro nei 7.5 Km di raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza dall’inceneritore per tutti i tumori…”.

Nel lavoro originale Elliot ha scritto: “Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km... Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer”, quindi esattamente il contrario di quanto riportato dall’autore.

inceneritore salute ambiente
Sono stati modificati i risultati di studi scientifici per attestare innocuità degli inceneritori e supportare la scelta dell’incenerimento dei rifiuti in documenti ad uso delle Amministrazioni!
Nello stesso articolo, il medesimo cita altri due studi: Franchini M.,Health effect of exposure to waste incinerator emissions: a review of epidemiological studies in Ann. Ist. Sup. Sanità 2004; 40 105- 115 e Hu S.W., Health effects of waste incineration: a review of epidemiological studies in J. Air and Waste Manag. Assoc. 2001; 51 1100-1109 ed Enhance Health Report finale fornendo un’ interpretazione diversa da quanto riportato dagli Autori, modificando o citando parzialmente i risultati emersi, sempre al fine di supportare le proprie tesi circa l’assoluta innocuità della pratica di incenerimento dei rifiuti.

Una segnalazione di quanto sopra, sottoscritta da numerosi medici e ricercatori italiani e stranieri fra cui i Prof. Dominique Belpomme e Paul Connet è stata oggi inviata al British Medical Journal, ove era stato pubblicato l’ articolo originale di P. Elliott.

L’International Society Doctors for Environment (ISDE) Italia stigmatizza e censura come assolutamente riprovevole il fatto che si stravolgano i risultati provenienti dalla letteratura scientifica e si forniscano ai decisori politici ed alle popolazioni informazioni erroneamente rassicuranti in spregio a valori che dovrebbero essere a fondamento dell’opera di ogni Medico, quali l’autonomia e la correttezza.

L’International Society Doctors for Environment, coerentemente con l’insegnamento del suo Ispiratore e Maestro Lorenzo Tomatis, fa appello affinché il mondo dell’Informazione e della Scienza non sia succube di interessi che nulla hanno a che fare con la difesa della Salute.

Già in passato l’utilizzo artefatto o strumentale dei risultati di alcuni studi scientifici ha costituito l’alibi per non adottare misure di protezione della Salute Pubblica, determinando di fatto esposizioni indebite di lavoratori e cittadini ad agenti tossici che hanno causato gravi sofferenze per mortalità e malattie che si sarebbero potute evitare.

Arezzo, 25 Novembre 2009 Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia

Via della Fioraia n.17/19

52100 Arezzo

Tel. 0575-22256 - Fax. 0575-28676

www.isde.it; isde@ats.it

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26 Novembre 2009 - Scrivi un commento
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2 lettori hanno commentato questo articolo:
27/2/10 10:10, Aldo Cannavò ha scritto:
Esiste l'alternativa non inquinante ed economica alle discariche ed agli inceneritori,ma viene snobbata dagli addetti ai lavori. Speriamo nella buona coscenza di qualche amministratore comunale, che adotterà il nuovo sistema di smaltimento,facendo gli interessi dei cittadini e,ponendo così fine a tante diatribe e tanti disagi che tutti soffriamo. Posso essere più preciso al riguardo con chi ne sia interessato.
Genova aldocannavo@fastwebmail.it
3/2/10 11:36, Aldo Cannavò ha scritto:
Tutti conosciamo la regola che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.Secondo questa regola, non può esistere inceneritore pulito,forse può essere meno inquinante.Bisogna considerare che l'inquinamento di ogni giorno si somma a quello dei giorni precedenti e così via,tanto da distruggere,più o meno velocemente l'ambiente, lasciando ai nostri nipoti un'eredità che rovinerà loro la vita.Con quale coscienza i nostri amministratori comunali optano per l'inceneritore,pur sapendo,molti di loro,che esiste un sistema alternativo di smaltimento finale dei RSU,brevettato recentemente, che chiede poco alle tasche del contribuente e non inquina assolutamente?
Esso consiste nell'inglobare i RSU in blocchi di cemento,con misure e forme adattabili a moltissimi impieghi.L'impiego che al momento ritengo più urgente è la messa in sicurezza di molti siti a rischio idrogeologico,che al momento sono grave emergenza per l'Italia. Sono certo che il comune o l'azienda che adotterà il sistema in argomento risolverà così, con poca spesa,due grossi problemi:quello dello smaltimento RSU e quello delle catastrofi ambientali.

Posso essere più esaustivo al riguardo, con chi ne fosse interessato.

Genova, 3 Gennaio 2010 aldocannavo@fastwebmail.it
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