WWF

Earth Hour, è l’ora della Terra

Tutti insieme per il clima, dalla base australiana dell’Antartide al Golden Gate, dalle Cascate del Niagara all’Opera House di Sydney. Sabato 29 marzo oltre 350 città di tutto il mondo prenderanno parte alla maratona del WWF. Alle 20.00 si spegneranno monumenti ed edifici simbolici. L'obiettivo della campagna? Ridurre del 30% i gas serra entro il 2020.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per Earth Hour con un’anticipazione dell’evento a Tel Aviv rimasta ieri sera al buio per un’ora (per la coincidenza con il Sabbath ebraico). L’evento mondiale lanciato dal WWF quest’anno vedrà oltre 380 città spegnere i monumenti più simbolici ma anche uffici, scuole, edifici privati dalle 20.00 alle 21.00 ora locale, un messaggio planetario da lanciare a tutti i governi sulla necessità di tagliare le emissioni di gas serra. L’evento è anche per il WWF Italia l’avvio della piattaforma virtuale di GenerAzione Clima che attiverà quest’anno 6 Cantieri per il Clima: efficienza energetica, trasporti, normativa, biodiversità, aziende. Per la crescita di questa comunità sarà fondamentale la partecipazione concreta di tutti a favore di una riduzione del 30% delle emissioni al 2020, obiettivo che il WWF promuove a livello internazionale. Il sito generazioneclima.wwf.it sarà la piazza virtuale del countdown WWF al 2020, un luogo in cui tutti sono chiamati a dare il loro contributo attraverso l’assunzione di impegni concreti a partire dall’appuntamento di Earth Hour.

“Anche l’Italia, sarà dunque presente a questo simbolico appuntamento con uno dei nostri monumenti più rappresentativi,il Colosseo, insieme alla città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia - ha commentato Michele Candotti, Direttore generale del WWF Italia - Earth Hour dimostra che il contributo di ciascuno di noi può essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo della campagna, ovvero, il taglio del 30% delle emissioni al 2020 il cui risultato concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie animali e vegetali più a rischio e la riduzione degli impatti sull’uomo. Compiere un gesto simbolico ma anche concreto di lotta ai cambiamenti climatici insieme ad altri milioni di persone sparse per il mondo, dà il senso della globalità e della portata del problema e lancia un segnale ai governi di inequivocabile chiarezza e potenza: i cambiamenti climatici sono qui e ora, passare all’azione è diventata una priorità assoluta”.

L’Earth Hour, partita da Sydney nel 2007 con il coinvolgimento dei suoi 2,2 milioni di abitanti, quest’anno è letteralmente esplosa ed arrivata a decine di milioni di persone in tutto il mondo. L’idea è quella di coinvolgere nello stesso giorno dell’anno e per un’ora quante più persone possibili ai capi opposti del mondo, unite in un simbolico ed eloquente messaggio: tagliare le emissioni inquinanti e agire per fermare i cambiamenti climatici.

Solo per la città di Sydney lo scorso anno Earth Hour ha permesso di risparmiare in una sola ora e con azioni concrete di 2.2 milioni di cittadini residenti coinvolti e 100 uffici il 10,2% dell’energia normalmente necessaria alla città e senza alcun sforzo o rinuncia,a dimostrazione di quanto basti poco per ‘cambiare’ le nostre abitudini a favore della riduzione delle emissioni di gas serra.

COME SI SVOLGERA’ LA MARATONA PER IL CLIMA

Il ‘giro del mondo’ dell’Ora della Terra è iniziato ieri sera con Tel Aviv, ma riprenderà sabato mattina alle 9.00 (ore 20.00 locali) in Nuova Zelanda (Christchurch), nelle Isole Fiji (Suva e Lautoka) e nel piccolo arcipelago di Tuvalu, uno dei più minacciati dal pericolo dell’innalzamento dei mari. Seguiranno nell’evento l’Opera House di Sydney (ore 11.00 in Italia), e sempre in Australia decine di altre città come Melbourne, Brisbane, Camberra, Adelaide, e perfino la base australiana in Antartico (Casey). Alle 12.00 toccherà a Seoul , Corea del Sud, alle 13.00 Perth, sempre in Australia, Manula (Filippine) Kuala Lumpur (Malesia). La maratona per il clima proseguirà a Bangkok (Thailandia, ore 14.00), Jakarta (Indonesia) e poi Dhaka (Bangladesh, ore 15.00) Bangalore e Mumbai (India). Toccherà poi a Dubai spegnere le luci per un’ora (Emirati Arabi, ore 17.00), e Kuwait. Alle 19.00 si spegnerà Damasco (Siria), As-Salt (Giordania), Kfar-Saba (Israele). E’ la volta dell’Europa con Sofia (Bulgaria) e Espoo (Finlandia). Alle 20.00 pronte all’appuntamento ci saranno Budapest (Ungheria), Ginevra (Svizzera) e Varsavia (Polonia), Puerto Rico (Spagna) ma sarà anche la volta dell’Italia: hanno aderito all’invito del WWF la città di Roma, con il Colosseo spento per un ora, e Venezia, la città ‘simbolo’ della minaccia del fenomeno dei cambiamenti climatici, che spegnerà la sede del Municipio, Ca’ Farsetti, sul Canal Grande e la torre di Mestre. Davanti al Colosseo il WWF allestirà un enorme pallone aerostatico con un messaggio da lanciare in tutto il mondo: “MENO 30% ENTRO IL 2020”.

Decine di città anche in Inghilterra dove si spegneranno il Brighton Pier (nel Sussex) e la residenza ufficiale del principe Carlo nel Gloucestershire, l’Highgrove House, ma anche decine edifici a Londra, Birmingham, Brighton e decine di altre città anche in Irlanda tra cui Dublino. L’Earth Hour attraverserà l’oceano Atlantico per iniziare alle 24.00 con Curitiba (Brasile), Montevideo (Uruguay), Buenos Aires (Argentina). La mattina di domenica toccherà a Santa Cruz, Caracas (Venezuela). Forte la partecipazione delle città degli Stati Uniti e del Canada. A Chicago si spegneranno lo stadio Soldier Field, sede dei Chicago Bears e la Sears Tower, tra gli edifici più alt del mondo. Poi sarà la volta del Golden Gate e la prigione di Alcatraz a San Francisco, Miami (ore 2.00), Minneapolis, Mexico City, Denver ma anche Phoenix per salire poi fino alle Cascate del Niagara in Canada. Questo paese sarà uno dei più attivi con oltre 100 città coinvolte tra cui Vancouver, Toronto, Montreal, Ottawa.

28 Marzo 2008 - Scrivi un commento
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