Legambiente

Bruxelles, per fronteggiare crisi climatica limiti C02 per furgoni dal 2014

Legambiente: “La Commissione ha ceduto alle pressioni di Francia, Italia, Germania. Insieme a Transport and Environment (T&E) chiediamo al Parlamento Europeo di adottare standard più ambiziosi in grado di fronteggiare la crisi climatica”.

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“La Commissione europea ha ceduto alla richiesta di Italia, Francia Germania. Ci impegneremo affinché l’Europarlamento adotti le nostre richieste”
“La Commissione europea ha ceduto alla richiesta di Italia, Francia Germania. Ci impegneremo affinchè l’Europarlamento adotti le nostre richieste”.

Così Legambiente ha commentato la proposta della Commissione europea per limitare le emissioni di CO2 a tutti i nuovi autoveicoli commerciali leggeri a 175 grammi per chilometro entro il 2016, introducendo il tetto gradualmente a partire dal 2014.

Una proposta in controtendenza rispetto ai termini che la stessa Commissione aveva dichiarato di voler fissare precedentemente, secondo cui i produttori di veicoli commerciali leggeri avrebbero dovuto tagliare le emissioni dei veicoli di nuova produzione del 14% fino al valore di 175 grammi di CO2 prodotta per chilometro, entro il luglio 2013 previa sanzione. Un provvedimento che avrebbe completato un quadro già delineato dalla direttiva europea che stabilisce i limiti di emissione per le autovetture.

“Deludente la proposta della Commissione che, di fatto, ha dato ragione alla richiesta-ricatto dei tre Paesi europei, fissando limiti meno severi rispetto a quelli annunciati” - ha commentato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. “Non è questa la strada da intraprendere in vista di Copenaghen: dall’Europa, infatti, devono arrivare chiari segnali per proseguire la politica intrapresa di riduzione delle emissioni. Proprio per questo Legambiente e Transport and Environment (T&E) chiedono al Parlamento europeo di ristabilire i limiti annunciati di 175 g/km al 2012, 160 g/km al 2015 e aggiungere il limite a lungo termine di 125 g/kmal 2020. Non si può, infatti, aspettare ancora altro tempo per coniugare innovazione e politiche ambientali”.

28 Ottobre 2009 - Scrivi un commento
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