Biohazard

L’acqua di Napoli vietata ai militari USA. E ai napoletani?

Resi noti i risultati di uno studio sanitario commissionato dalla Marina statunitense di Napoli sullo stato di avvelenamento del suolo e dell’acqua in Campania. Ancora una volta le indagini vengono avviate da soggetti esteri mentre le autorità sanitarie italiane continuano a tacere.

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di Marco Cedolin

acqua
Resi noti i risultati di uno studio sanitario commissionato dalla Marina statunitense di Napoli sullo stato di avvelenamento del suolo e dell’acqua in Campania.
Stanno facendo discutere i risultati, resi noti una settimana fa, di uno studio sanitario commissionato dalla Marina statunitense di Napoli e realizzato nello corso del 2008. Le analisi messe in atto in 130 abitazioni, sparse su un’area di 395 miglia quadrate nelle province di Napoli e Caserta, hanno rilevato in 40 di esse un rischio definito “inaccettabile” a causa dell’elevata concentrazione (notevolmente superiore ai limiti consentiti) di “componenti organiche volatili”. Tali sostanze chimiche che evaporano a temperatura ambiente, sembrano essere penetrate all’interno delle abitazioni attraverso l’acqua (dei pozzi e degli acquedotti) e possono venire assorbite dall’uomo non solamente ingerendo l’acqua contaminata, ma anche per inalazione e per via cutanea.

Oltre alle componenti organiche volatili individuate in quantità preoccupanti, principale delle quali il tetracloroetene generalmente utilizzato nella produzione di solventi, le analisi hanno evidenziato anche la presenza generalizzata di arsenico che in alcuni casi nell’acqua ha superato di 180 volte i livelli limite. I pericoli per la salute umana, determinati dalla concentrazione dei composti chimici, sono potenzialmente molto elevati e vanno da un banale giramento di testa al danneggiamento dei tessuti epatici, renali e del sistema nervoso centrale, alla compromissione del sistema immunitario, alle malformazioni fetali, al rischio di patologie tumorali.

Le amministrazioni locali e le autorità sanitarie italiane, peraltro mai informate ufficialmente della cosa, non sembrano avere preso molto sul serio la questione e non hanno finora richiesto copia dei dati dell’indagine. Ben più seriamente al contrario sembra avere interpretato i risultati la Marina statunitense, che ha deciso l’avvio di una seconda analisi che terminerà a fine 2009 e andrà ad interessare altre 210 abitazioni occupate da personale statunitense in una vasta area che comprenderà sempre le province di Napoli e Caserta.

Curiosamente la maggior parte delle inchieste concernenti lo stato di avvelenamento del suolo e dell’acqua in Campania continuano ad arrivare dall’estero. Già nel 2004 fu l’autorevole rivista The Lancet Oncology a definire “triangolo della morte” la zona compresa fra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, nell’ambito di un’inchiesta concernente l’altissima incidenza di patologie tumorali presente nel territorio, dopo due inchieste condotte dalla rivista Newsweek che avevano portato alla luce i devastanti effetti delle innumerevoli discariche illegali di rifiuti tossici presenti in loco. Adesso è la volta della Marina statunitense, mentre le autorità sanitarie italiane continuano a tacere.

7 Maggio 2009 - Scrivi un commento
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2 lettori hanno commentato questo articolo:
9/5/09 04:42, InAmbienTe ha scritto:
Ho seguito molto da vicino la vicenda dell'acqua e dei militari della Nato di Napoli. Vorrei fare alcune considerazioni.

Da quando la base militare di Agnano (a Napoli) è stata trasferita a Gricignano di Aversa (a Caserta), la maggiorparte delle famiglie dei militari che vivevano fuori dalla base si è trasferita nei comuni limitrofi alla base: Teverola, Carinaro, Casal di Principe, ecc. Per uno strano caso (tutto italiano), l'housing (l'ente che assegna gli alloggi alle famiglie) ha ritenuto opportuno segnalare abitazioni più o meno anomale (di proprietà non proprio chiara, diciamo che centrano strani gruppi organizzati del casertano).

In pratica, è molto probabile che le abitazioni analizzate siano allacciate ad una rete idrica "abusiva" che fa riferimento a possi di emungimento "abusivi": il tutto per non pagare le bollette.

Tutto ciò dimostrato dalle analisi dell'ArpaCampania che non rileva anomalie nell'acqua distribuita dalla rete "ufficiale". Ovviamente tutto ciò non fa scandalo a nessuno...
8/5/09 16:57, Chiarella ha scritto:
Vorrei sapere, dopo aver letto l'articolo sopra riportato , perchè , se non è già stato fatto, questo stesso non viene inviato al Presidente della Repubblica, Napolitano, dal momento che se le cose stanno veramente come è stato scritto, tutto ciò è molto grave ed il problema non deve assolutamente essere accantonato.
Capisco che ci sono troppe difficoltà da superare, e che la presenza stessa di cosche mafiose e di camorra, non facilita la cosa, ma tutto questo per me, ha dell'indescrivibile, dell'incredibile ed è tutto molto sconcertante.
Non aggiungo altro, perchè non ci sono abbastanza parole per descrivere il mio voltastomaco di fronte ad una situazione del genere.
Arianna Editrice
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