Spegni lo spreco… accendi lo sviluppo

Con questo articolo vogliamo contribuire a far conoscere e promuovere la campagna “Spegni lo spreco…accendi lo sviluppo” che mira ad applicare le tecnologie semplici, economiche ed ecologiche studiate per le zone in via di sviluppo anche nei Paesi “civilizzati” come i nostri.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Claudia Pecoraro

terra
“Spegni lo spreco…accendi lo sviluppo” mira ad applicare le tecnologie semplici ed ecologiche delle zone in via di sviluppo anche nei Paesi "ricchi"
Basta fare un giro per il mondo “povero” per scoprire che le tecnologie semplici ed efficaci sono già applicate nei Paesi in cui lo scarso accesso ai combustibili fossili o la carenza di infrastrutture rende difficile «conservare alimenti, costruire, cucinare, illuminare, pompare acqua, potabilizzare acqua, produrre energia elettrica, produrre gas, produrre macchinari semplici, purificare l’aria, trattare rifiuti».

Proprio in questi settori la campagna “Spegni lo spreco…accendi lo sviluppo” (promossa dalle associazioni italiane CO.P.E., Energetica, Oltreilconfine, Tamburi di pace) sta creando una banca dati di esperienze sostenibili già sperimentate in giro per il mondo, per promuovere la collaborazione e lo scambio di buone pratiche fra organizzazioni del Nord e del Sud del mondo. Chiunque può segnalare esempi al sito della campagna.

L’idea è nata proprio a partire da una profonda riflessione sulla problematica dell’energia, che ad oggi rappresenta uno dei nodi dell’ingiustizia e dell’insostenibilità internazionali.

Ma quali sono queste tecnologie tali da far risparmiare energia e costi? Facciamo qualche esempio.

Solar Chill è un frigorifero fotovoltaico che permette la conservazione di cibo, ma anche di medicinali come i vaccini, senza fili della luce e centrali elettriche. Realizzato dall’Istituto danese di Tecnologia da un’idea di Greenpeace, alcuni suoi prototipi sono stati già testati con successo in Senegal, Indonesia e Cuba. Anche con una temperatura ambiente superiore ai 32 gradi Celsius, SolarChill riesce a mantenere la temperatura interna sempre tra i 2 e gli 8 gradi.

In Africa, Asia e America Latina sono ormai diffusi modelli di cucine solari che permettono di salvaguardare l’ambiente ed economizzare denaro, riducendo l’uso di legna da ardere.

acqua
In Ciad a partire dal 1980 è stata elaborata e prodotta una pompa manuale a tazze “noria” per l’estrazione d’acqua da pozzi ed acquitrini
Già a partire dal 1980 è stata elaborata e prodotta in Ciad una pompa manuale a tazze “noria” per l’estrazione d’acqua da pozzi ed acquitrini, che riprende un metodo antichissimo e funziona anche per profondità di 50 metri. Il metodo è stato poi applicato con successo in Camerun, Burkina Faso e Benin. In quest’ultimo Paese un comitato di villaggio (che si occupa delle fontanelle rifornite da un nuovo acquedotto) gestisce un distributore d’acqua a gettone che funziona senza uso di energia elettrica: il prezzo del gettone, minimo, serve a coprire le spese di manutenzione e permette il prelievo 24 ore su 24.

Sempre a proposito di acqua, esistono apparecchi per renderla potabile, tra cui Acuaclor Solar: un pannello fotovoltaico fornisce l’energia necessaria all’elettrolisi di una soluzione diluita di sale per produrre ipoclorito di sodio. In poche parole, in una giornata di sole si fornisce acqua potabilizzata a 400-800 persone.

E ancora, lo sapevate che in Kenya vengono usate lanterne solari come ottima alternativa ai fili della luce (che non ci sono) e alle puzzolenti lampade a kerosene?

Gli esempi potrebbero continuare a lungo, e a questo punto ci domandiamo perché questi prodotti non possano essere utilizzati anche nei nostri Paesi dove sembrano andare tanto di moda le discussioni sull’ambiente, sulle risorse, sull’ecosostenibilità, sulla salvaguardia del Pianeta ecc. ecc.

La risposta, naturalmente, è la solita: tutto ruota attorno ad interessi economici.

Il progetto “Spegni lo spreco…accendi lo sviluppo”, nella convinzione che tutti possono fare qualcosa di utile, vuole innanzitutto rendere le persone consapevoli dell’esistenza di strade alternative a quelle consuete, e quindi promuovere modelli di comportamento e di organizzazione sociale più equi ed ecologici.

Per tali finalità, la campagna si avvale di una mostra itinerante molto animata destinata alle scuole - occasione di sensibilizzazione anche per insegnanti, genitori e non solo - e di due convegni internazionali tesi a rendere visibili le esperienze più interessanti di utilizzo di tecnologie appropriate e di fonti rinnovabili in progetti di cooperazione internazionale.

5 Maggio 2009 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Un lettore ha commentato questo articolo:
8/1/10 11:01, mercedes mas ha scritto:
mi è molto piaciuto l'articolo, come avete fatto a conoscere questo progetto?
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Uso Razionale dell'Energia nella Casa

L'energia in casa serve a diversi usi essenziali: riscaldamento, illuminazione, uso degli elettrodomestici,...
Continua...
Salvare l'Ambiente Conviene

Quello di Jacopo Fo è un libro di valide e ragionevoli alternative all’insegna di un duplice...
Continua...
Un Futuro Senza Luce?

Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi....
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
LINK ESTERNI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità