Prima centrale ibrida in costruzione

La settimana scorsa è iniziata la costruzione della prima centrale ibrida del mondo. Combinando turbine eoliche, biogas e idrogeno questa centrale tedesca produrrà energia ‘pulita’ in modo continuo. Entrerà in funzione già nel 2010 e, secondo alcuni, sarà la prima di una lunga serie.

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di Elisabeth Zoja

Merkel
Angela Merkel ha inaugurato la costruzione della prima centrale ibrida del mondo
Le energie rinnovabili, dicono alcuni, sono inaffidabili. Pannelli solari e turbine eoliche non potranno mai sostituire i combustibili fossili, poiché forniscono energia in modo discontinuo. Questa è la critica che più spesso colpisce le energie pulite. Sul fatto che le energie rinnovabili siano condizionate dalla Terra e non dall’uomo, non c’è dubbio. Ma se abbattessimo gli sprechi e apllicassimo un reale risparmio energetico, le energie rinnovabili potrebbero essere sufficienti per tutti: bisognerà, però, immagazzinare il surplus di energia rinnovabile prodotta ogni volta che le centrali sono operative.

Quest’idea è ormai a qualche passo dalla realizzazione. Martedì 21 aprile, infatti, è iniziata la costruzione della prima centrale ibrida del mondo. Una combinazione di energia eolica, biogas e idrogeno garantisce almeno 6 megawatt di energia pulita indipendentemente dalle condizioni del vento.

La centrale viene costruita a Prenzlau, una cittadina del Brandenburgo ad un centinaio di chilometri a nordest di Berlino. Assieme al primo ministro del Brandenburgo, Matthias Platzeck, il cancelliere Angela Merkel ha posto simbolicamente la prima pietra della centrale.

Almeno 21 milioni di euro: sarà questo il costo complessivo della costruzione. La società per azioni Enertrag è l’investitore principale della centrale. Quest’impresa di energia eolica è una delle principali d’Europa: gestisce circa 440 centrali all’interno del continente.

eolico
L’elemento principale della centrale sarà costituito da tre turbine eoliche con un potenziale totale di 6.000 kW
Ma come farà a costruire una centrale sia ‘pulita’ che affidabile?

L’elemento principale sarà costituito da tre turbine eoliche con un potenziale totale di 6.000 kW. Quando queste produrranno più energia elettrica di quella richiesta sul momento, un trasformatore da 500kW utilizzerà l’energia superflua per la produzione di idrogeno. L’idrogeno verrà dunque prodotto senza emissioni di CO2, per essere poi immagazzinato.

In periodi caratterizzati da poco vento, o da elevate richieste energetiche, l’idrogeno salvato verrà mischiato al biogas (prodotto anch’esso all’interno della centrale). Questo miscuglio verrà poi ritrasformato in energia elettrica e termica.

La centrale ibrida sarà quindi in grado di fornire energia anche in mancanza di vento. Se l’assenza di vento persistesse, e quindi l’idrogeno scarseggiasse, verrebbe semplicemente utilizzato più biogas del normale. Viceversa, in condizioni di forte vento, per evitare di sovraccaricare la rete, l’energia eolica verrà trasformata in idrogeno.

“Così ci ricolleghiamo anche alle auto a idrogeno: quello prodotto da fonte rinnovabile è l’unico a rendere sostenibile una mobilità CO2-neutrale”, spiega Jörg Müller, l’amministratore delegato di Enertrag. Purtroppo, però, l’idrogeno prodotto da questi impianti verrà utilizzato in gran parte per controbilanciare i periodi in mancanza di vento, e non potrà quindi venir impiegato nella mobilità.

co2
Producendo l’idrogeno da energia convenzionale o da risorse fossili, vengono emesse quantità enormi di CO2
Il problema della mobilità rimane dunque irrisolto: anche l’idrogeno prodotto da energia convenzionale o da risorse fossili è problematico perché la sua produzione causa enormi emissioni di CO2. Con questo tipo di produzione il bilancio di emissioni è addirittura superiore che immettendo i combustibili fossili direttamente nel motore delle macchine.

Risolta è invece, la questione dello stoccaggio prolungato di energia rinnovabile: “L’idrogeno è il miglior modo per accumulare grandi quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili,” assicura Werner Diwald, presidente di Enertrag.

“La sola rete di biogas tedesca può immagazzinare la quantità di idrogeno necessaria per produrre il 60% dell’elettricità annuale tedesca. Ciò dimostra che l’accumulo di grandi quantità di energia eolica non è affatto impossibile.”

La centrale di Prenzlau entrerà in funzione già tra un anno, ma si troverà sola. Secondo Platzeck, però, tra una ventina di anni vi saranno centrali ibride ovunque. Forse addirittura in Italia.

L’accumulo di energia pulita è a qualche passo dalla realizzazione.

Resta l’altro fattore fondamentale per liberarsi dai combustibili fossili: l’abbattimento degli sprechi.

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29 Aprile 2009 - Scrivi un commento
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2 lettori hanno commentato questo articolo:
20/5/09 03:36, Elisabeth Zoja ha scritto:
In risposta al commento di Jack:
nell'articolo non c'è scritto che questa centrale soddisferebbe il 60% del fabbisogno tedesco, ma che “La sola rete di biogas tedesca può immagazzinare la quantità di idrogeno necessaria per produrre il 60% dell’elettricità annuale tedesca."
19/5/09 11:34, Jack ha scritto:
con questa centrale ibrida, spendendo 21 milioni di Euro, si soddisferebbe il 60% del fabbisogno annuale tedesco.
Faccio 2 calcoli:
~Costo per il 100% del fabbisogno annuale tedesco: 35 000 000 Euro
~Abitanti tedeschi:82.438.000 [wikipedia]

~Costo annuale per cittadino tedesco:0,424561489 Euro

~Abitanti italiani:60.054.511 [wiki]
~Proporzione> 35mln Euro : 82.438.000 abitanti come x:60.054.511
25'496'833 Euro

Mi sembra veramente troppo poco, senza contare che una volta finita la centrale poi non bisogna + ricostruirla, e ci sono solo i costi gestionali.

Comunquesia, se fosse vero cio' che si dice, con un costo di ALMENO 25,5 milioni di Euro (le case italiane consumano molto + delle tedesche) avremmo garantito il 100% del fabbisogno annuale italiano PER SEMPRE, spendendo ora una cifra pari a mezzo caffe' (0,424561489 Euro), mi sembra inverosimile

Nell'articolo non e' chiaro da dove derivi il biogas
"l’idrogeno salvato verrà mischiato al biogas (prodotto anch’esso all’interno della centrale). Questo miscuglio verrà poi ritrasformato in energia elettrica e termica."
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